Gennaio, più lampi e tuoni che fiocchi?

05meteoDite quel che volete, ma di stagioni ormai ne abbiamo un discreto bagaglio in groppa e si ricorda benissimo che, in gennaio e lungo l’inverno in genere, era ben raro udire tuoni e vedere lampi, nonché assistere a rovesci di pioggia e grandine. O meglio, poteva capitare ogni qualche anno e non in ciascuno dei mesi del trimestre più freddo.
Sarà perché, mediamente, gli inverni si sono mitigati e talora i mesi da dicembre a febbraio propongono scenari che virano da quelli tardo autunnali a quelli di inizio primavera?
Non esiste una statistica rigorosa che possa asserirlo senza ombra di dubbio, così nel frattempo si continua a registrare con cura ogni elettrometeora per poter documentare, un domani, l’eventuale effettivo aumento delle manifestazioni temporalesche invernali.
Impresa non facile, sia perché si tratta di fenomeni soggetti a ciclicità sia perché annotarli non è cosa banale come si potrebbe pensare: occorre seguire un protocollo uniforme, decidere se considerare il verificarsi di un temporale udendo un solo tuono (e fino a quanto debole quel tuono?) oppure solo nei casi un cui si può distinguere inizio, fase massima e termine del temporale.
05meteo_tabellaInoltre, il temporale deve verificarsi esattamente sulla stazione e negli immediati dintorni o vale pure quello un po’ più distante, ma bene in vista, e di cui si vedono lampi e fulmini e si odono i tuoni più o meno forti? Lasciando queste disquisizioni da Organizzazione Meteorologica Mondiale, ecco il succo della cronaca della settimana: sette giorni in cui, a dire il vero, non sono mancati né due fiocchi in croce né qualche tuono. L’atmosfera, molto inquieta, ha cambiato menu ogni giorno, una rotazione di sereno, misto e coperto senza posa. Venti forti e calma si sono parimenti alternati come i saliscendi del barometro.
E così mercoledì 23 è stata la volta della pioggia mista a neve, giovedì 24 della tramontana prepotente fino a 70 km/h,  venerdì del vento da Nord più moderato e del sereno perfetto e sabato 26 della gelata (ripetutasi martedì 29).
Domenica 27, invece, il transito perturbato a suon di pioggerella si è poi risolto, la sera, con il temporale e il rovescio di grandine che ha dato materia all’inizio dell’articolo.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni