
Il fine settimana scorso con il passaggio da novembre a dicembre è avvenuto il cambio del mese e di stagione ed anche di annata meteorologica. Nessun ribaltone atmosferico, però novembre ha ritrovato, prima di congedarsi, due ottime giornate asciutte (il 28 e il 29) lasciando a venerdì 30 l’onere di chiudere in veste grigia tardo-autunnale.
La ventilazione da Nord si è rivelata più secca e favonica il 28, mentre il 29, pur in presenza di aria ancora molto asciutta, si è avvertito un modesto calo termico, più sensibile il 30 anche a motivo del soleggiamento quasi nullo.
L’esordio dicembrino, sabato 1, può considerarsi da galantuomo stante il ritorno del cielo in prevalenza sereno; il vento di tramontana “corto” presente, dovuto al travaso d’aria all’altezza dei valichi più bassi (Brattello e Cisa, ma non Cirone, Lagastrello e Cerreto), si è distinto per non essere asciutto, come il traboccare delle nubi in corrispondenza dei passi appenninici rendeva già palese.
Addormentatosi, infatti, il soffio di tale vento, le nubi si sono prontamente accampate su tutto l’orizzonte prima dell’alba di domenica e il freddo ha avuto gioco facile nel ristagnare tutto il dì a fondovalle.
Tipica situazione di inversione termica, non solo notturna, con clima più mite in montagna e alta collina per il sopraggiungere, dal mare, di aria più umida e temperata, che ha continuato a scorrere “ai piani alti” lasciando le vallate e le quote basse in un freddo umido penetrante con pioviggine fitta accompagnata da nebbia d’avvezione venendo la sera.
Lunedì 3, l’aria mite ha interessato tutte le quote, il cielo è rimasto coperto con rari saluti del sole, ma con progressivo miglioramento della visibilità. Il sereno è riapparso martedì mattina e le condizioni ottimali si sono godute, ancora una volta, sui rilievi, mentre l’aria si è mantenuta più umida a bassa quota con nebbie a fondovalle. Resta un poco di spazio per dire di novembre e dell’autunno 2018: entrambi con temperature ben superiori alla norma, il mese ha occupato la 7.ma posizione tra i più miti in 90 anni, mentre la stagione si è piazzata al secondo posto del podio con il 2014 stabile al primo e il 2006 sceso al terzo.
La piovosità di novembre, superiore alla norma sia in quantità che frequenza a Pontremoli (263,0 mm caduti nei 14 giorni con almeno 1 mm di precipitazione), si è tenuta più in linea con le attese altrove in provincia con 189,2 a Gragnola (lieve deficit) e 163,8 a Massa, mentre a Villafranca-Ghiaione è stata inferiore ai canoni climatici totalizzando 153,8 mm.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni