Dal caldo al diluvio in pochi giorni

41meteoDal caldo al diluvio: la cronaca di questa settimana vede infatti il capovolgimento della situazione meteo che era nell’aria da diversi giorni e che si è verificato con non poco travaglio tra sabato 27 e lunedì 29.
Mercoledì 24, con l’avvento del foehn alpino, le temperature sono schizzate a livelli record in tutta la Val Padana e sui rilievi appenninici in generale. Talvolta, il caldo vento secco si estende fino alle vallate liguri e toscane, ma in questo episodio si è tenuto ad una certa quota, oltre gli 800 m, determinandovi livelli termici straordinari. Nel pomeriggio, la temperatura ha infranto record secolari a Parma, toccando un incredibile 31,5°C all’osservatorio dell’Università, cosa mai accaduta in ottobre, figuriamoci poi a mese così inoltrato. Notevoli pure le temperature rilevate nei paesi delle valli emiliane, a livelli estivi il dì, fino a 28-30°C, dopo il relativo freddo del primo mattino. La sera, faceva un certo effetto vedere che alla Cisa e al Brattello, dopo i 24-25°C del pomeriggio, c’erano ancora 22°C contro gli 11°C di Pontremoli o di Villafranca!
41meteo_tabellaIl 25, la situazione volgeva già a condizioni più umide e nuvolose, pur mantenendosi il clima ancora decisamente mite in montagna. Foschie più dense e nubi basse con prime pioviggini si sono poi fatte strada venerdì 26, mentre iniziava a spirare un tiepido vento di scirocco.
Il peggioramento paventato per sabato 27 si è fatto attendere fino a sera: in giornata piovaschi, rovesci e vento ancora molto mite da SE. Nubifragi temporaleschi hanno movimentato le ore serali e notturne di trapasso a domenica 28: dalle 22 alle 23, su Pontremoli, sono caduti oltre 50 mm di pioggia! Epicentro dei ripetuti scrosci è rimasto, nei giorni successivi, il territorio tra Pontremoli e Zeri; notevoli apporti non sono mancati altrove nel territorio lunigianese.
Pause ai diluvi si sono avute domenica 28, quando è piovuto soprattutto la notte e in serata. Lunedì 29, dopo una nottata di pioggia più debole, è ripreso il bombardamento, fino a sera, con un susseguirsi di temporali, colpi di vento da più direzioni e brevi tratti di grandine.
Così la situazione è divenuta critica con straripamenti, allagamenti, interruzioni della viabilità e locali black-out elettrici (in altro articolo in cronaca, si prende in esame l’evento dal punto di vista meteo-climatico). Infine martedì 30 si è fatta finalmente largo qualche parziale e temporanea schiarita.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni