
La parte centrale di giugno si è conclusa con un graduale indebolirsi della precedente instabilità e con il dono, ormai meritato, della prima giornata classificabile come serena in corrispondenza di sabato 20.
La temperatura dell’aria, condizionata dalla nuvolosità indotta dalle correnti occidentali, si è mantenuta inferiore alla norma nei valori massimi fino al 19. Più aderenti ai canoni stagionali le temperature minime, scese intorno o sotto i 10°C solamente qualche volta in occasione di ampie schiarite notturne, verificatesi non di frequente. I piovaschi dei giorni 16 e i 17, gli ultimi prima del lento miglioramento occorso nel fine settimana, non si sono infatti ripetuti né il 18 né il 19, trascorsi comunque al cospetto di un cielo da nuvoloso a molto nuvoloso.
In occasione della data del solstizio estivo, quest’anno anticipato alla tarda serata del 20 (ora solare TMEC 22,44), le temperature massime, grazie al sole più generoso, hanno potuto raggiungere la soglia dei 26°C: un traguardo che, dopo l’episodio isolato del 21 maggio, giugno non era ancora stato in grado di riproporre. Nel pomeriggio, per non sbugiardare del tutto i meteorologi che avevano previsto possibili rovesci pomeridiani, qualche modesto e breve scroscio non è mancato tra il Bagnonese e l’alta valle del Taverone (Iera, Comano).
Una svolta più decisa è avvenuta domenica 21 e soprattutto lunedì 22. Domenica 21, la novità è venuta dal cambio di ventilazione dopo due decadi dominate dal ‘marino’ o dalla brezza di valle, spesso rinforzata dallo stesso libeccio, fresco e gagliardo.
La tramontana si è imposta, ma con tutta tranquillità e senza mostrarsi rafficosa, inibendo per l’intera giornata il regime di brezza. Pronta è stata la risposta degli igrometri, scesi decisamente al prevalere di aria asciutta, mentre le temperature massime, sotto l’incentivo della radiazione solare più brillante, hanno dato inizio all’aumento previsto. Nel più basso fondovalle, complice la compressione degli strati atmosferici, si è notato qualche picco prossimo ai 30°C.
L’azione stabilizzatrice dell’anticiclone, unita al persistere di correnti discendenti ancor più secche di domenica, ha comportato, nel pomeriggio di lunedì 22, uno slancio dei termometri oltre le attese. Il regime di brezza non ha avuto la meglio fin dal primo pomeriggio se non nel più basso fondovalle (Aulla). Altrove, più all’interno, la corrente favonica discendente ha invece riscaldato e disseccato vieppiù l’aria prima di cedere al prevalere della brezza a metà pomeriggio (Villafranca).
A Pontremoli, solo fra le 19 e le 19,45 la ventilazione da Sud, ormai allo stremo dopo la ‘dura lotta’, ha dato il cambio per poco – vista l’ora prossima al tramonto – a quella da Nord. L’incertezza fra le due correnti aeree, con frequenti pause di calma, la limpidezza atmosferica e l’assenza di nubi hanno determinato i primi 30-31°C in numerose stazioni fino a 300-350 m di altitudine (Pontremoli, Licciana, Aulla, Gragnola, Fivizzano ecc), mentre Villafranca capoluogo (stazione SIR/CFR della rete regionale toscana) si è distinta per aver toccato quota 32,6°C.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni