
Il clima settembrino si è imposto fin dalla seconda settimana del primo mese d’autunno. La settimana dal 5 all’11 settembre non ha riservato grandi sobbalzi e il tempo stabile dei giorni 5 e 6, salvo le poche incertezze di venerdì 7, è tornato in auge fin da sabato 8. In realtà, una sorpresa c’è stata perché le previsioni indicavano un peggioramento più sensibile per la giornata del 7 ed un successivo calo termico. Le precipitazioni, al contrario, si sono concentrate altrove (nella nostra provincia, praticamente solo a monte di Carrara e nelle ore notturne e del primo mattino, con punta di nubifragio localizzato nella frazione di Torano), mentre nella Lunigiana interna non si è andati oltre un paio di deboli piovaschi e gocciolate, il primo nel mezzodì e il secondo (accompagnato da qualche tuono) verso le ore 16. Nessuna traccia del calo termico, che è mancato del tutto e ha ceduto il passo ad una ripresa delle temperature massime fin da sabato 8, culminata lunedì e martedì con valori prossimi o lievemente superiori ai 30°C.
La serenità del cielo, d’altro canto, ha assicurato la frescura delle notti con temperature minime in perfetta norma stagionale sui 12°C. Il surplus termico, peraltro poco eclatante, è quindi da attribuire interamente alle temperature diurne. Nulla a che vedere con i più intensi calori d’inizio autunno – dal punto di vista delle statistiche meteo, l’estate è terminata il 31 agosto – di cui si serba memoria sia nella mente che nei registri.
Tratto comune ai giorni scorsi si è rivelata l’evoluzione di nubi cumuliformi nelle ore centrali e pomeridiane (in grado di produrre locali rovesci di origine temporalesca in Appennino l’8), indugianti fino al tramonto dopo il sereno prevalente delle ore antimeridiane.
Più radioso si è rivelato il tempo di lunedì 10. La ventilazione si è mantenuta debole e a regime di brezza. Da segnalare, i pittoreschi altocumuli lenticolari a più dischi sovrapposti comparsi, fra il tardo pomeriggio e la prima serata di giovedì 6, al di sopra della catena appenninica tosco-emiliana e indotti dalle correnti da SW.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni