
È tempo di pagelle anche per il primo mese dell’estate meteorologica. Messo alla sbarra con tutti i ‘numeri’ che ha prodotto, vediamo di classificarlo a partire dalle serie storiche di temperatura e di precipitazioni, che sono gli elementi del clima ai quali si presta più attenzione.
Perché giugno mirabolante, innanzitutto? Perché desta stupore il fatto di aver vissuto un mese più caldo del normale senza quasi averne avuto consapevolezza. Basta, infatti, che capiti qualche fenomeno un po’ anomalo o che piova un giorno di più – specie nel fine settimana – e sono sproloqui da ogni mezzo di comunicazione; il nostro giugno se ne è sentito dire di tutti i colori nelle prime due settimane, ma nella sua seconda metà ha snocciolato varie belle giornate e, in contemporanea, l’aria si è fatta più asciutta e l’orizzonte limpido, specie dal solstizio in poi, recando indubbio benessere biofisico.
L’impressione di molti è stata che le temperature si siano moderate e che il mese abbia chiuso in perfetto accordo con i canoni della climatologia in ogni dove: pregiudizio dei più infondati, invece, dato che il giugno 2018 si è rivelato tra i più caldi mai registrati da decenni e persino da secoli laddove le misure permettono di rimontare ai primi dell’800 quando non alla seconda metà del ‘700.
Le temperature medie del mese scorso, nel fondovalle comprese tra 20 e 20,5°C, anche qui da noi superano la norma di 1,5-2°C rispetto al trentennio di riferimento 1981-2010. Solo i mesi di giugno del 2003 (nettamente) e del 2017 e del 2015 (di poco) sono stati più caldi di questo, mentre in diversi altri anni la media si è avvicinata o è stata lievemente inferiore a quella del giugno 2018, compresi gli inizi di estate di metà del secolo scorso, assolati e ardenti, del 1945, ’47, ’50 e ’52.
Quanto alla pioggia, in genere è stata solo un terzo del normale e fino a due terzi a Gragnola (28,4 mm a Pontremoli, 37,8 a Villafranca, 64,0 a Gragnola e 26,2 a Massa), ma si è distribuita, se non altro, in un buon numero di episodi (7-8), benché occorsi in gran parte nella prima metà del mese.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni