
Una non comune sequenza di sei giorni filati di tempo stabile e soleggiato si è inanellata in questo scorcio di febbraio come non capitava da tempo, e in febbraio in particolare. Vengono alla memoria alcune edizioni anticicloniche e contemporaneamente miti del mese più corto dell’anno e dell’inverno sperimentate negli anni ’80 e ‘90 del secolo scorso (1980, 1989, 1990, 1997, 1998), mentre condizioni analoghe, ma più rigide, si ebbero ad esempio nel 1981, nel 2003 e nel 2012. In realtà, quanto a precipitazioni, il febbraio 2019 ha già dato in abbondanza nelle fasi di avvio e ha pensato di concedersi una lunga pausa più tranquilla.
Dopo il passaggio della perturbazione in chiusura della prima decade, le schiarite sono andate affermandosi dal pomeriggio di lunedì 11 e il sole ha dominato per il resto della settimana senza alcuna novità fino a lunedì 18. Martedì 12, la secchezza dell’aria dovuta alla corrente favonica ha fatto precipitare gli igrometri a poche unità percentuali di umidità relativa. A parte il transito di qualche velatura cirriforme, il cielo si è mantenuto sereno e la trasparenza atmosferica perfetta.
La limpidezza dell’orizzonte non è stata intaccata da foschia fino a sabato 16 compreso. Domenica 17, i primi segni di riduzione della visibilità hanno reso la vista meno nitida, un misto di foschia e di aerosol. L’assenza di vento o il suo debole spirare quale brezzolina di valle diurna e di monte serale ha permesso, unitamente alla serenità del cielo e alla massa d’aria asciutta, l’amplificarsi dell’escursione termica fra la notte e il dì. Consueto è stato il divario tra le località di collina – o comunque in postura convessa – e quelle situate in conca valliva o in pianura: le seconde, come è ormai noto anche ai sassi, sono soggette a forti sbalzi tra l’alba e il primo pomeriggio, con differenza anche superiori ai 20°C nel giro di 6-7 ore.
Ogni mattina, la minima è scesa sotto lo zero, con gelate dapprima asciutte e poi, col passare dei giorni, con deposito di brina. Parimenti, ogni pomeriggio, si sono avute diverse ore di clima più che piacevole. Una parziale svolta è avvenuta lunedì 18, quando, subito dopo il sorgere del sole, si sono intensificate nuvolosità bassa e foschia e le eccellenti condizioni di visibilità e di cielo sereno hanno retto solo oltre i 1000 metri di altitudine.
A fondovalle e sui colli sotto i 700 m, le schiarite si sono riaffermate a partire dal mezzodì. Quasi lo stesso è avvenuto martedì 19, benché in presenza di nuvolosità a base più elevata del giorno precedente e che, pertanto, nella mattinata ha reso brumoso il tempo pure in montagna.