Settembre ha risparmiato sul sole

All’opposto di come era iniziato, settembre si è concluso con una giornata grigia, umida, piovigginosa e freddina. La settimana in esame coincide proprio con gli ultimi sette giorni del mese che ha portato con sé i primi segnali d’autunno, come è giusto che sia.
Rispetto al libeccio fresco dei giorni 24 e 25, trascorsi sotto nubi, piovaschi e qualche banco di nebbia, il vento dai quadranti meridionali si è fatto più tiepido, mutandosi in ostro-scirocco, il 26 e ancor più il 27, con temperature minime notturne ben superiori alla norma.
Il 26, le precipitazioni hanno interessato con i maggiori apporti i siti montani, mentre il 27 sono state copiose anche a valle, ma solo nella media e alta Lunigiana interna, e distribuendovisi, comunque, molto irregolarmente. Più tranquilla è scesa la pioggia nella parte orientale e quasi nulla ne è venuta in area costiera.
Il miglioramento atteso tra sabato e domenica, che pure non è mancato, si è rivelato meno sfavillante e non in grado di regalare il prevalente sereno. Oltre a ciò, domenica 29, la prevista visita della tramontana è saltata del tutto, al punto che la successiva perturbazione, lunedì 30, si è presentata sul posto con ore di anticipo.
La copertura di nubi basse, l’aria umida stagnante e la pioviggine, stillata dopo le ore 9 fino al primo pomeriggio, hanno abbattuto la temperatura massima determinando un clima già rivolto all’ottobre imminente.
Settembre 2024, come già si intuisce dal titolo, si è distinto per la mediocre eliofania. In effetti, in una serie di 49 anni, cioè dal 1976, solo nel 1993 e nel 1994 settembre risultò più nuvoloso di quello appena terminato.
La nuvolosità, in media, fu trent’anni fa di 6,4 decimi, a fronte dei 6,3 decimi osservati quest’anno. Nel 1993, non erano ancora state avviate le misure di eliofania, mentre il settembre 1994 vide 148 ore di sole (la media trentennale è di poco superiore alle 200 ore).
Poiché le misure del soleggiamento sono state interrotte lo scorso maggio, non si ha un raffronto immediato con il 2024, ma i rilevamenti di radiazione globale e l’incrocio con l’indice di nuvolosità potranno dare una stima di tale parametro. Lo stato del cielo, invero, con un solo giorno in prevalenza sereno (il 15), 19 misti e 10 coperti non poteva indurre a risultati migliori.
In quasi 50 anni di osservazioni, non era mai capitato che settembre chiudesse con meno di 3 giorni sereni/poco nuvolosi: fatto avvenuto nel già ricordato 1994. Quanto alle temperature, l’avvio torrido, poi caldo, e il prosieguo più fresco da metà mese in qua hanno aggiustato la media finale non distante dalla norma: a Pontremoli, il dato di 18,2°C si è tenuto 0,5°C in surplus, ma il piccolo scarto positivo è derivato da minime di 1,5°C superiori e massime di 0,5°C inferiori ai canoni climatici.
Lo sguardo alle piogge offre un panorama variegato: in genere superiori alla norma, esse lo sono state in maniera più sensibile in quelle stazioni battute da intensi rovesci (326,0 mm a Villafranca, più del doppio del normale), mentre altrove il surplus appare più moderato: 223,2 a Pontremoli e 199,8 mm a Gragnola. Presso la costa, Massa ha chiuso a 153,8 mm, circa 40 mm oltre il dato medio.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni