Tifiamo tutti… per il sole di fine maggio!

21meteoD’accordo, lo dice anche il proverbio maggio, vai adagio, ma il nostro del 2019, più che adagio, pare essersi bloccato o voler fare come i gamberi con tutte le conseguenze del caso sull’organismo umano e sulle colture agricole.
Terminata la 2a decade è tempo di confronti: rare volte, tra l’11 e il 20 maggio, cuore del mese, si è avuto un così tenace fresco diurno. La media delle temperature massime si è fermata a soli 15,5°C (ben 6 gradi sotto la norma degli ultimi trent’anni!), valore pari a quello di altri due piovosi e freddi mesi di maggio come il 1939 e il 1984; a poca distanza, l’analogo periodo dei mesi di maggio del 1987 (con 15,8°C) e del 1972 (15,9°C). Rimane in testa, per l’inezia di 0,1°C, la decade centrale del maggio 1995 con 15,4°C di media delle temperature massime.
Anche la prima decade del mese in corso, ricorderete, si era barcamenata su valori molto inferiori alla media; per cui, al 20 del mese, il bilancio è alquanto penoso e, rispetto ad aprile, la temperatura è salita in maniera impercettibile.
21meteo_tabellaUn altro elemento che si è fatto notare è stato l’indice di nuvolosità, culminato nella triade di giorni consecutivi privi del minimo raggio di sole da sabato 18 a lunedì 20. Poiché l’ultimo solicello velato si era visto il pomeriggio di venerdì 17 e la mattinata di martedì 21 è interamente trascorsa sotto una tenace coltre di strati bassi, sono trascorse circa 96 ore di costante ed opprimente copertura nuvolosa.
Negli ultimi 25 anni, solo altre due volte era capitato di avere in maggio tre giorni consecutivi privi del benché minimo affacciarsi del sole, cosa che, tra autunno e inverno, invece, può prolungarsi anche oltre 7-8 giorni.
Ma non è stata solo l’assenza dei raggi solari a deprimere le temperature diurne: l’aria si è raffreddata fin dalla sera di martedì 14. Il giorno dopo, mentre una perturbazione era attiva a longitudini orientali (tra Romagna e Marche, neve fino a 400 m di quota!), alle ore 13, sotto il cielo grigio e lo spirare della tramontana, pur in assenza di precipitazioni c’erano solo 9°C anche a Pontremoli.
Nel pomeriggio, a dispetto delle luminose schiarite, non c’è stato modo di salire oltre i 12°C … per l’ottima qualità della massa d’aria fredda affluita.
Le successive schiarite hanno fatto temere una gelata tardiva per l’alba del 16, ma la subitanea ripresa della temperatura in quota e una leggera ventilazione hanno scongiurato un brusco calo pure a valle. Infine, due parole sulla pioggia, più frequente ed estenuante che copiosa: infatti, ha dato l’impressione di scendere dal cielo come se fosse passata al setaccio.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni