
La solita altalena tra il variabile, l’instabile e il perturbato ha dettato e sta dettando il tempo in questi giorni di passaggio da marzo ad aprile.
È stata una vera fortuna che le condizioni migliori siano coincise con la domenica di Pasqua, come da previsioni, mentre il Lunedì dell’Angelo ha mostrato qualche incertezza a causa di nuvolaglia infida che, comunque, non ha dato luogo a precipitazioni.
I giorni di festa, insomma, si sono salvati, dopo che il triduo era trascorso sotto cielo plumbeo, piovoso e con il ritorno di aria fredda il sabato fra vento, temporali, grandine e neve ai monti. La breve tregua ha avuto le ore contate fin da lunedì – come detto – e martedì 3, all’alba, ha ripreso a scattare il pluviografo, mosso da un primo piovasco; le dense velature del mattino e la copertura compatta del pomeriggio hanno preceduto la debole pioggia serale. Il resoconto di marzo è ricco di note interessanti.
Si è trattato del marzo più freddo dal 1996; niente di così anomalo, quindi, ma poiché marzo è tra i mesi che, da una trentina d’anni, si sono mitigati di più, le sue edizioni ‘vecchio stile’ si fanno notare. La temperatura, in media pari a 6,7°C (Pontremoli-Verdeno), è rimasta di 1°C abbondante sotto i normali 7,9°C del periodo di riferimento 1981-2010.
Mentre le minime si sono attestate sui valori attesi, le massime sono rimaste nettamente inferiori ai propri canoni. Il cielo spesso nuvoloso (soltanto tre giorni sereni, 13 misti e 15 coperti) ha abbattuto il soleggiamento sotto le cento ore complessive (si è fermato a 97,2), cosa accaduta in marzo, negli ultimi 24 anni, solo nel 2013 (che si fermò a 90 ore scarse) e soprattutto nel cupo marzo del 2001, che fallì persino il raggiungimento di quota 70 ore di eliofania (un marzo normale ne dovrebbe vedere circa 165).
I fenomeni si sono davvero distinti per varietà, dalla neve al gelicidio, dalle brinate ai temporali e alla grandine; e poi la frequente pioggia, copiosa nelle prime due decadi e riapparsa nel finale: una dose pari a due volte e mezza la norma. I totali delle precipitazioni nelle stazioni monitorate sono pari a: 357,0 mm a Pontremoli, 318,2 a Villafranca, 287,2 a Gragnola e 279,2 a Massa.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni