
C’era un po’ di enfasi nel comizio di Milano del ministro dell’Interno Salvini. A dire la verità, è difficile capire dove finisce il ministro e comincia il segretario di partito; così come è difficile immaginare come faccia a trovare il tempo per servire il popolo italiano, visto il suo impazzare in ogni piazza d’Italia e nelle varie televisioni. Ma questa volta ha esagerato.
In Italia, una volta, c’era un proverbio: “Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”. A Milano, Salvini di santi ne ha scomodati parecchi, a cominciare dai sei Patroni d’Europa, per implorare la loro intercessione per vincere le prossime elezioni europee. Ha anche fatto di più: “Io personalmente affido l’Italia, la mia e la vostra vita al cuore immacolato di Maria che, sono sicuro, ci porterà alla vittoria…”.
Non ci sono parole!
E ancor più preoccupante è stato quando, contrapponendo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI a papa Francesco, di fatto ha “incitato” la piazza ai fischi contro quest’ultimo. Salvini sa benissimo che una fetta del mondo tradizionalista e di destra, ogni giorno cerca di screditare l’opera di papa Francesco.
Era partito con una citazione di De Gasperi, secondo cui “un politico deve fare, non parlare”: qualcuno ricorda un giorno nel quale Salvini sia stato zitto?
Ma c’è di più. La storia, anche recente, in Italia ha visto politici credenti con la “P” maiuscola. De Gasperi, appunto, ma anche La Pira, Aldo Moro, amico personale di Paolo VI, sequestrato mentre andava a Messa come ogni giorno… ma questi mai si sono sognati di usare in modo strumentale la loro fede per conquistare un pugno di voti. Alla citazione segue l’attacco diretto al Papa: “Anche a sua Santità, che oggi ha detto che bisogna ridurre i morti in mare. Bene noi li abbiamo ridotti”.
E su La7 fa una dichiarazione strabiliante: “Nel 2019 si sono avuti solo due morti nel Mediterraneo”, corretto poi sui messaggini con “due cadaveri recuperati”. Peccato che le fonti UNHCR ci dicano che i morti e dispersi nel Mediterraneo accertati sono 402.
Si danno notizie fasulle perché si sa che intanto nessuno andrà a verificare e qualcuno, come sempre, abbocca.
Ma il problema riguardante papa Francesco non è la polemica che Salvini tenta di innescare. Bisognerebbe essere meno provinciali e magari ricordare che Papa Francesco è il papa di tutti i cattolici del mondo. E che, se anche talvolta tocca nervi sensibili del nostro Paese, sa che il problema migranti è un problema di proporzioni mondiali: dal dossier dell’Onu, dicembre 2017, risulta che i migranti nel mondo sono 258 milioni. Se qualcuno lo ricorda per tener desta la coscienza dei popoli non fa altro che il suo dovere.
Se poi qualcun’altro, invece di gridare e chiudere i porti, cercasse qualche soluzione più umana, oltre che fare il suo dovere manifesterebbe meglio anche il suo essere cristiano.
Giovanni Barbieri