Dicembre, un meteo all’insegna della fluidità

47meteoL’atmosfera non si è stancata di respirare e di mutare faccia quasi senza posa nei primi dieci giorni di dicembre. Situazione molto fluida, con sereno un dì, coperto il successivo, deboli piogge o pioviggini, verificatesi in ore notturne, mattutine o serali, hanno prodotto accumuli di pochi mm.
Mercoledì 5, fase prefrontale dalla brina dell’alba al cielo del mezzodì dipinto di serici cirri fino alla totale copertura serale.
Nubi via via più basse, densa foschia e pioviggine hanno segnato le ore antimeridiane di giovedì 6, ma le schiarite hanno poi avuto la meglio pomeriggio e sera sotto l’incalzare della tramontana, destinata a durare poco.
Le ore notturne, infatti, hanno subito ‘messo a nanna’ il vento e, ripartendo da capo, il mattino del 7, le nubi sono andate aumentando dopo la fugace brinata presente all’aurora. La fase di libeccio è quindi entrata in azione raccogliendo la nuvolosità fino al cenno di pioggerella a cavallo della mezzanotte.
47meteo_tabellaEntro le prime ore del mattino festivo di sabato 8, ecco il maestrale in grande spolvero, indaffarato a lustrare l’orizzonte e a restituire la perfetta serenità e, in più, la secchezza dell’aria. Le folate della corrente da NW, già in attenuazione dal pomeriggio, si sono ammutolite a sera lasciando spazio alle nubi dell’ennesimo, veloce e poco attivo fronte in arrivo. Fugacissima la brinata notturna, ché avanti giorno una coltre di stratocumuli si era già accampata sulla Lunigiana. La nuvolaglia si è andata dissolvendo senza apportare alcuna precipitazione e sotto lo spirare, per poche ore, del vento marino.
Lunedì 10, altro capovolgimento: giornata scintillante di sole e agitata da raffiche di vento favonico. L’aria si è raffreddata la sera senza che il vento si calmasse, segno dell’arrivo di tramontana più degna di tal nome. Quindi una prima decade di dicembre movimentata per i molti passaggi frontali, ma ben diversi dalle perturbazioni responsabili di acuto maltempo dello stesso periodo dello scorso anno: il 10, si ebbe la prima neve a Pontremoli, l’8 era già piovuto in abbondanza; ancor peggio fu l’11, con il diluvio che seguì alla neve anzidetta facendo infuriare fiumi e torrenti la notte del 12, quando le piogge cessarono e rientrò l’allerta meteo che era stata diramata dalla protezione civile.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni