
Mercoledì scorso si titolava chiedendo quando sarebbe arrivato un po’ di sole dopo tanto tempo perturbato. Nella settimana passata, un contentino non è mancato: è stato possibile definire sereni o poco nuvolosi i giorni 22, 23 e 25; dopo aver letto le previsioni per fine mese si perviene alla certezza che quei tre resteranno gli unici dal cielo sgombro di tutto marzo.
Scattato martedì 20 l’equinozio di primavera, il 21 si era presentato davvero poco incoraggiante: grigio il mattino, schiarite a metà giornata; ma, nonostante la vittoria del sole nelle ore centrali e del primo pomeriggio, l’aria fredda recata dalla tramontana a raffiche anche molto forti (60-70 km/h) deprimeva le temperature massime quasi ovunque sotto i 10°C.
Il vegliare del vento nella seconda notte di avvezione relegava le gelate d’avvezione ai rilievi altocollinari e montuosi e piegava a più miti consigli quelle da irraggiamento attese l’indomani. Venerdì 23, rispetto ai due giorni precedenti, le folate boreali andavano indebolendosi e rasentando effetti favonici, specie alle quote più basse.
Il definitivo tacere dei refoli nordici la notte di sabato 24 dava buon gioco alla formazione di brina e gelo, mentre un cielo in parte nuvoloso spezzava già la serie appena iniziata di giorni pienamente solatìi. Il sereno si ripresentava e dominava la domenica 25, così come la tramontana, di nuovo piuttosto fredda.
Il 26 e il 27, dal cielo più vario, vedevano un calo delle minime con cenni di gelata e formazione di brina all’alba. Il 27, tre le 13,30 e le 14 circa, si verificavano altresì deboli piovaschi nell’alta Lunigiana.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni