
La seconda settimana di febbraio non ha dispensato fenomeni degni di sottolineatura. Tuttavia, a dispetto della fluttuante nuvolosità, in genere cospicua con l’eccezione di martedì 14 – primo giorno sereno dal 29 gennaio – i salti termici da un giorno all’altro non sono mancati. Il vento dominante è stato ancora da Nord o NW: più che di una tramontana generale e di bel tempo, però, si è trattato di una corrente che, con qualche pausa, provvedeva a travasare aria dalla Val Taro all’alta Lunigiana in corrispondenza dei valichi del Brattello e della Cisa. È quel tipo di tramontana, talora ‘scura’ e altre volte ‘chiara’ o quasi, che interessa Pontremoli per poi attenuarsi nella discesa verso il resto del fondovalle.
L’instaurarsi di tale vento, diverso dalla tramontana intesa comunemente e che soffia dappertutto, si può riconoscere dal campo termico che ne consegue: il travaso d’aria fredda, infatti, se si potesse … vedere, sarebbe un fiume che si insinua verso valle solo all’altezza dei valichi, non anche dal resto del crinale appenninico, più alto del flusso aereo anzidetto, che si mantiene invece intorno a quota 1000. Morale della favola, le valli di Zeri possono esserne del tutto esenti, così come quelle sopra Bagnone, mentre Pontremoli e le valli del Verde e della Magra, nello stesso giorno, risentirne al punto da registrare temperature diurne nettamente più basse rispetto al resto della Lunigiana a parità di quota.
Nella settimana in esame, dando uno sguardo alla tabella dei dati, ciò è accaduto spesso, in modo più netto venerdì 10, quando la temperatura massima di Pontremoli è stata ben 4°C più bassa di quella di Villafranca, differenza che non capita usualmente visto che, quanto ad altitudine, la stazione di Pontremoli Verdeno (251 m) è più alta di Villafranca Ghiaione (137 m) poco più di 110 metri e ciò si traduce, in genere, in una massima di 1-2°C più bassa a Pontremoli. Lo stesso giorno, località zerasche poste a quota 800 metri mostravano temperature massime pari o superiori a quelle di Pontremoli proprio perché immuni dal flusso d’aria più fredda che si stava, invece, rovesciando su Pontremoli dalla Valle del Taro.
Previsioni valide dal 17 al 21 febbraio
Il mese di febbraio ha ripreso la tendenza ad una situazione meteo per lo più dominata da alta pressione e temperature sopra la media. È una situazione abbastanza statica, che potrebbe subire un cambiamento nel corso del fine settimana, ma comunque di breve durata.
Nella giornata di venerdì 17, l’approssimarsi di una moderata perturbazione all’arco delle Alpi richiamerà aria umida dal Mar Ligure verso il nord Appennino con aumento della nuvolosità stratiforme dopo un cielo abbastanza sereno nelle ore notturne con formazione di brinate. Sarà una giornata con temperature piuttosto basse per il ristagno del freddo notturno nei bassi strati. Non sono escluse deboli piogge o pioviggini con fiocchi di neve o nevischio sulle cime più alte dell’Appennino. Venti deboli da Sud Est.
Nella giornata di sabato 18, si avranno ampie schiarite con venti in rotazione a Nord. Temperature in aumento nei valori massimi, ma in ulteriore calo in montagna con zero termico attorno ai 1200 metri. Nella notte fra sabato e domenica, potrebbe transitare velocemente un altro corpo nuvoloso da NW con possibili brevi rovesci sparsi e qualche fiocco di neve in montagna, ma questa è una eventualità non ancora ben inquadrata dai modelli, infatti la perturbazione potrebbe passare più ad ovest interessando la Sardegna e poi le regioni meridionali.
In tal caso, la domenica 19 sarebbe soleggiata o con cieli appena velati. Lunedì 20, molto probabilmente, ci sarà un netto miglioramento con temperature minime in calo dove non soffierà il vento nella notte, ma massime in decisa risalita. Idem martedì 21. L’alta pressione dovrebbe infatti riprendere possesso delle nostre regioni regalando giornate soleggiate e tiepide.
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a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni