Inversioni termiche da Natale a Capodanno
Panorama di Equi Terme nell'ultimo giorno del 2016
Panorama di Equi Terme nell’ultimo giorno del 2016

Nelle due settimane tra il solstizio d’inverno e buona parte delle festività natalizie non sono occorsi grandi ribaltoni della situazione come la si era lasciata il 20 dicembre, ma variazioni sul tema hanno interrotto la generale monotonia meteo in alcune giornate. Oltre all’assenza quasi totale di precipitazioni – tolte giusto quelle occulte dovute a condensa e a brinate – qualche elemento di novità è venuto o dal vento o dalla nebbia o dai passaggi nuvolosi.
Il bel tempo ha dominato spesso insieme alle inversioni termiche, fenomeno abbastanza comune nella stagione fredda e che comporta l’aumento della temperatura con la quota anziché la sua diminuzione. Il fatto è avvenuto quasi sempre nelle ore notturne – tranne poche notti ventose e/o nuvolose, durante le quali si ristabiliva il normale gradiente termico altitudinale – e, nei casi di inversione più marcata, persino in ore diurne.01tabella_meteo
Prima di Natale il perfetto sereno ha regnato il 22 e il 23. Velature e pochi cumuli e stratocumuli hanno reso già meno radiosa la Vigilia e lo stesso è accaduto a Natale e a S. Stefano con clima umido in crescendo, specie il 26.Al mattino del 27, il nebbione del fondovalle ha raggiunto, fra le 9 e le 10,30, anche Pontremoli prima del levarsi del mitissimo favonio attivo fin dalla mattinata su colli e monti: bizzarri i contrasti di temperatura nel giro di pochi km e di poche decine di metri di differenze altitudinali. Giunta tale aria pure a quote basse, la compressione ha fatto il resto e le temperature sono schizzate a livelli record per dicembre, almeno a Pontremoli (eguagliato il primato di 18,1°C del 3 dicembre 1993) e a Villafranca, dove il valore di 18,9°C ha battuto il precedente di 18,4°C del 25.12.2006.
Alla festa dei termometri, si è unita la picchiata verso il basso dell’umidità relativa con tanto di visibilità eccezionale… vista la secchezza dell’aria e gli igrometri scesi fino al 10-15%. Cessato l’effetto foehn, l’inversione termica si è tosto ricreata, eccetto temporanee incursioni del vento. Il sole ha dominato gli ultimi quattro giorni del mese e dell’anno; con il sereno, le valli si sono date alle forti escursioni termiche grazie all’aria asciutta (molto umida solo a fondovalle notte e buona parte del mattino), mentre le prode collinari meglio esposte e i rilievi montuosi hanno goduto di un supplemento di clima mite.
Le zone più ombrose, specie della Lunigiana orientale, hanno assunto una veste bianca causa l’accumularsi della brina. Il fenomeno ha assunto, come sempre, spettacolare intensità a Equi (nella foto), alle pendici del Pizzo d’Uccello: il paese termale della valle del Lucido, il giorno 31, si presentava ormai candido in un’atmosfera di freddo fermo e silenzioso. Salendo i tornanti di Vinca, a quota 800 e sul versante SW dello stesso Pizzo, era possibile rivedere il sole e scaldarsi. Gelo e brina hanno toccato l’acme al mattino di Capodanno, poi una modifica è intervenuta con il cielo coperto del giorno 2 e la pioggia caduta nella metà SE della provincia (fino a più di 60-70 mm su Alpi Apuane, solo 1-2 mm nell’alta Lunigiana).

 

Previsioni valide dal 6 al 10 gennaio

Dopo che il tempo si è divertito al fare ‘melina’ per tutto dicembre, sta iniziando una ondata gelida che culminerà, stando ai modelli di previsione, nelle ore diurne di venerdì 6.
La tramontana, con gradualità più rigida già mercoledì 4 e giovedì 5, sarà cruda con massime poco sopra zero anche a fondovalle venerdì 6.
Condizioni severe in montagna. Il cielo si manterrà sereno o poco nuvoloso, così come sabato 7 e domenica 8, quando il cessare del vento a valle, specie domenica, potrà facilitare le minime più basse nelle conche soggette a inversione la notte. Ventilazione intorno N ovunque nelle ore diurne. Ripresa delle temperature massime e maggiore escursione, perciò, fra notte e dì.
Lunedì 9 e martedì 10, infine, previsto qualche passaggio nuvoloso, non si sa ancora quanto organizzato e in grado di recare un cenno di nevicata martedì. Temperature in rialzo nei valori minimi e in lieve calo in quelli massimi.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni