
Tema della riunione: i Testaroli nella tradizione lunigianese
Si è svolta sabato pomeriggio, 26 aprile, a Villafranca, nel salone voltato del Museo Etnografico “Germano Cavalli” l’annuale assemblea dell’Associazione “Manfredo Giuliani”, aperta dalla relazione del presidente, Giuseppe Benelli, e proseguita anche con l’illustrazione dei programmi e delle attività editoriali.
In particolare sono due le pubblicazioni alle quali l’associazione sta lavorando: un nuovo volume della rivista biennale, che vedrà la luce nel 2026, e la ristampa di un libro da tempo esaurito.
Annunciata anche l’organizzazione di un convegno a Bagnone per il mese di giugno e la conferma della collaborazione con l’Istituto dei Castelli per le Serate Lunigianesi estive.
L’incontro è stato anche l’occasione per l’apertura del tesseramento 2025 che continuerà per tutto il corso dell’anno.
Al termine degli adempimenti formali dell’assemblea, si è tenuta la conferenza a tre voci sul terma de “I Testaroli nella tradizione lunigianese”. Sono intervenuti Emilia Petacco (“Il testarolo, un pane azimo tramandato nel tempo”), Daniele Marzocchi (“La fornace di Vico di Bagnone”) e lo stesso Giuseppe Benelli (“I testaroli di Cesare Zavattini e Mario Soldati”).
In particolare la dott.ssa Petacco ha compiuto un viaggio lungo la storia dei pani, ambito al quale appartengono i testaroli, pur avvolti ancora nel fascino misterioso delle loro origini.
L’arch. Marzocchi ha invece riportato l’attenzione sul complesso della fornace postmedievale di Vico, venuta alla luce proprio trent’anni fa, nel 1995, non lontano dalla frazione del comune di Bagnone, grazie agli scavi archeologici compiuti dall’Iscum di Genova.
Nota grazie ad un documento rinvenuto negli anni precedenti proprio dalla “Manfredo Giuliani” (la richiesta al parroco di Vico da parte di una famiglia di Ponzano Magra di aprire appunto una fornace in quel terreno), le indagini archeologiche avevano portato alla luce le strutture e i resti di oggetti che si producevano per la vita familiare quotidiana e risalenti al XVI-XVII secolo. Ma anche ceramiche decorate e mattoni per l’edilizia.
Reperti dai quali si era saputo che vi si producevano, fra gli altri utensili, anche testelli per panigacci e focaccette.
Al termine del pomeriggio i presenti hanno potuto gustare i testaroli al pesto preparati e illustrati dallo chef Rolando Paganini.