
Come previsto la settimana scorsa, la seconda mandata di piogge marzoline è partita subito dopo l’equinozio di primavera. Il 18 e il 19, l’agognato sereno non ha tradito le attese, anche se “condito” da aria fredda di tramontana.
Scoccata alle 10 di giovedì 20, la stagione astronomica ha proposto al suo esordio una mattinata di pieno sole dopo la lieve gelata e la brina dell’alba. Già nel pomeriggio, con un certo anticipo, velature sempre più spesse sono avanzate da W-SW, tanto che venerdì 21, con un anticipo ancora maggiore, il cielo si è presentato coperto fin dalla notte e, al primo mattino, ha preso a cadere pioviggine via via più fitta da un uniforme grigio lenzuolo di nuvolosità stratificata sempre più bassa.
Una pausa dei deboli fenomeni è seguita tra il tardo mattino e il tardo pomeriggio, poi è giunto, dalla serata, il momento della fase più attiva del sistema perturbato. La giornata di sabato 22, tolta la pausa da mezzodì e delle ore pomeridiane, è trascorsa all’insegna della pioggia, quando moderata, quando più battente.
L’intensa precipitazione si è protratta nella notte di domenica 23 (uditi pure i tuoni di un blando temporale intorno alle ore 2), quando fiumi e torrenti hanno raggiunto la massima portata. Rovesci e piovaschi intermittenti si sono rinnovati nel corso della giornata di domenica, a brevi tratti la notte e la mattina di lunedì 24 e un’ultima passatina si è aggiunta nelle prime ore di oggi, martedì 25.
Analogamente al più lungo periodo perturbato del 9-17 marzo, anche in questo caso gli accumuli pluviometrici più cospicui si sono registrati sull’alta Lunigiana e tra i Comuni di Pontremoli e di Zeri in particolare.
L’effetto orografico si è reso evidente con apporti pari anche al doppio di quelli verificatisi a fondovalle. Nei quattro punti “storici” controllati, l’ordine di grandezza del cumulato dell’episodio in esame (da venerdì ad oggi) oscilla tra 120 mm a Pontremoli, 85 a Villafranca, 60 a Gragnola e 50 a Massa.
Questi numeri, sommati alla ‘razione’ già abbondante ricevuta nella prima metà del mese, portano il totale di marzo, ad oggi martedì 25, a livelli intorno ai 350 mm a Pontremoli, 270 a Villafranca, 260 a Gragnola e 250 a Massa.
Per qualche giorno, si sa che la strada sarà… in discesa: poi, vedremo quanta voglia aprile avrà di continuare o meno su questa linea. Dall’inizio dell’anno, certamente, di acqua dal cielo ne è scesa fin troppa, benché al di sotto dei livelli record noti per il primo trimestre.
Con qualche altra precipitazioni dovuta a condizioni di instabilità dure a morire e che potranno rinfocolarsi, i totali elencati saranno facilmente ritoccati; tuttavia, da qui a fine mese, non sono alle viste giorni che possano distinguersi per grandi piovute da mane a sera.
Tali premesse rendono assai improbabile l’abbattimento di primati di piovosità marzolina che, per le nostre stazioni lunigianesi di fondovalle, attingono persino oltre i 600 mm. Il mese di marzo 2025, pertanto, andrà a piazzarsi senz’altro nel novero dei sette-dieci più piovosi, ma non ha le carte in regola per ambire a posizioni da podio.
La temperatura media del mese, infine, continua a mantenersi leggermente superiore alla norma trentennale.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni