Il valzer dello stato del cielo

08meteoBasterebbe ricopiare qua e là dalle note di cronaca delle scorse settimane e nessuno se ne accorgerebbe: giornate di cielo misto, sereno e coperto si avvicendano a causa del transito di fronti più attivi a nord delle Alpi, ma che producono addensamenti anche sul Levante Ligure e sull’Alta Toscana.
Le altre regioni si accorgono ben poco di questo fluire perturbato che ingrigisce i cieli tra Genova e la Versilia fino ai retrostanti crinali appenninici, dispensando all’incirca ogni tre giorni dosi di estenuante pioviggine da un cielo basso, oscuro e uniforme. Trattasi di strati e nembostrati del genere fantozziano, tanto per riderci un po’ su… Febbraio sta quindi scivolando via con questo passo di valzer – ùn-due-tré – che alterna pause asciutte (con sole tiepido e notti ancora gelide di brina) e intermezzi assai umidi e deprimenti, dal punto di vista termico più uniformi poiché, con il cielo coperto e le precipitazioni, si mitigano le notti e rimangono più fredde, invece, le ore diurne.
08meteo_tabellaNella settimana in esame, è andata meglio mercoledì 12 e, dopo la passata piovigginosa di giovedì sera e venerdì notte, è venuta fuori una giornata davvero superlativa, limpidissima e sfolgorante di sole. è stato il pomeriggio di S. Valentino più tiepido che abbia mai visto la Lunigiana: il foehn ha ripulito alla perfezione il cielo e asciugato l’ambiente; le temperature massime, a fondovalle, hanno raggiunto agevolmente i 17-20°C con una punta di 21,1°C nel Ghiaione tra Villafranca e Filattiera, dove l’effetto di compressione e riscaldamento dell’aria si è manifestato con maggiore intensità.
Anche a Pontremoli valori di 18-19°C nel giorno della festa degli innamorati non erano mai stati raggiunti in oltre 90 anni di rilevamenti. Cessato l’effetto favonico, la vera natura della massa d’aria, giunta da NW, si è esplicata nelle minime sotto zero registrate la mattina successiva e pure domenica, quando si sono ripetute lievi gelate e diffuse brinate. Il sereno di sabato è stato dipinto da pittoreschi cirri ad uncino in tarda mattinata, ed anche fibratus, spissatus e floccus nel corso del pomeriggio.
Non ha meravigliato, poi, il graduale rannuvolarsi del cielo nel corso di domenica 16, puntualmente verificatosi. Martedì 18, ancora noiose pioviggini e fitte pioggerelle (localmente sono caduti fino a circa 20-25 mm): il libeccio e la foschia densa in auge da lunedì 17 hanno poi ceduto di nuovo spazio ad ampie schiarite.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni