
Quando leggerete la chiacchierata meteo di questa settimana sarà metà dicembre, l’atmosfera ormai natalizia, le giornate le più corte dell’anno. Eppure, ancora una volta, le condizioni atmosferiche stenteranno a disporsi in assetto invernale mantenendo piuttosto quello del tardo autunno.
Non è una novità che il rigore del gelo sia solito imporsi più di rado a dicembre, specie prima di Natale, prediligendo anzi gennaio e spesso febbraio, quando le giornate sono già tornate ad allungarsi; così come in estate, quando il periodo più caldo si situa tra luglio e agosto, quando le giornate non sono certo lunghe come a giugno.
L’andamento della temperatura media nel corso dell’anno non si accorda con la durata del dì: come è noto, calo e rialzo termico seguono, con almeno un mese di ritardo, rispettivamente la diminuzione e l’aumento delle ore di luce. Questo vale in linea generale poi può anche capitare, ogni tanto, che dicembre si riveli più freddo di gennaio o di febbraio e, più di rado, giugno più caldo di luglio o di agosto.
Venendo alla settimana in esame, va messo in primo piano il ritorno di alcuni giorni ventosi, asciutti e soleggiati, agognati per tutto il passato mese di novembre, scandalosamente umido, cupo e piovoso. L’aria completamente ricambiata e l’agitazione atmosferica, cui si era un po’ persa l’abitudine, ha forse dato una sensazione di freddo ancora maggiore di quella che si è soliti percepire con la tramontana.
Già giovedì 5, purtroppo, le gagliarde sventolate si attenuavano per poi cessare la sera e, a seguire, la notte del 6. La nuvolosità, subito in agguato, ha tosto coperto il cielo recando piovaschi nella notte e, la sera, un po’ di pioggia di cui non si sentiva certo alcun bisogno.
Riumidificatasi la massa d’aria, ecco un bel nebbione esteso al primo mattino di sabato 7… e parimenti grigio a seguire, ma con migliore visibilità una volta dissoltisi gli strati nebbiosi. Minime le variazioni meteo la domenica dell’Immacolata, fra umidità, foschie, tempo oscuro e piovoso a tratti. Idem la notte e il mattino del 9, quando però si sono intraviste le prime schiarite, annunciatrici del bel sereno che martedì 10 è tornato a dominare in compagnia di un deciso e non ancora freddo vento da nord.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni