
In chiusura del mese di settembre 2018, mercoledì scorso, non era stato possibile andare oltre un cenno alla temperatura media per non togliere spazio alla cronaca, piuttosto ricca di eventi da sottolineare.
Detto del suo carattere tardo estivo piuttosto che di avvio autunnale, se ne ricorda il buon piazzamento al 6° posto fra quelli più caldi nella serie storica pontremolese, ormai novantennale. In particolare, va notato l’alto livello del valor medio delle temperature massime che, senza mai toccare punte record, hanno raggiunto il primato proprio grazie alla loro sostanziale costanza sopra norma.
Esse si sono conquistate lo scranno sovrano a 26,9°C (3,5° sopra la norma 1981-2010) battendo i 26,6°C di media delle massime del settembre 1949. In quel caso, però, si era avuta una forte ondata di calura nella prima settimana del mese e poi valori medio-alti nel prosieguo.
La media delle minime, d’altro canto, ha ecceduto i canoni trentennali di soli 0,8°C, sia per la frequente serenità del cielo notturno sia per il marcato, per quanto breve, calo termico di fine mese, che ha visto persino il verificarsi di brinate fugaci in campagna all’alba del giorno 27.
Solo il contrappeso di minime contenute ha, perciò, limitato alla sesta posizione la smania di ascendere in classifica dello scorso mese. Minime così basse come quelle del 27 detto non capitavano in settembre da più di vent’anni, esattamente dal 30.09.1995, quando la prima, precoce, brinata venne a sancire l’epilogo di un settembre, al contrario, fresco e piuttosto piovoso. In tema di precipitazioni, il nostro lo si può liquidare in poche parole: a parte i fenomeni di instabilità, frequenti e sparsi nelle prime due decadi, piogge da sistemi perturbati veri e propri non se ne sono viste.
Sicuramente, le regioni che hanno ricevuto più pioggia sono state quelle meridionali, non il Centro-Nord.
In Lunigiana, è caduto il 10-30 max 40% delle precipitazioni attese; questo non stupisce per nulla essendo settembre uno dei mesi più soggetti a esagerazioni in un senso o nell’altro.
I totali dei pluviometri che questa rubrica segue da trent’anni: 50,4 mm a Pontremoli-Verdeno, 21,0 a Villafranca-Ghiaione e 27,6 a Gragnola. Nei pressi della costa apuana, i rovesci dei primi due giorni del mese scorso hanno consentito alla zona di Carrara di avvicinarsi a 60-70 mm, dato comunque inferiore alla norma settembrina. Infine, un cenno all’eliofania: la scarsa nuvolosità ha fatto sì che il settembre 2018, con 249 ore di sole, risultasse il terzo più radioso degli ultimi 25 anni dopo quelli del 1997 (record di 266 ore) e del 2011 (258 ore).
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni