Brividi di maggio

lilla_maggioC’era da aspettarselo: prima, la stagione ha fatto passi più lunghi della gamba, mentre ora sta facendo dietro-front rispetto alle posizioni raggiunte.
Alla fine di marzo e ai primi di aprile, si è avuto tempo molto più clemente rispetto all’instabile e più che frescolino avvio di maggio che si sta sperimentando. La poca pioggia di aprile si è concentrata quasi tutta dal 26 al 28, salvo l’episodio del sabato santo, giorno 15. Il 26, e ci voleva, la pioggia è scesa per molte ore e a tratti anche a forti rovesci; sono caduti 57,4 mm, bel quantitativo che ha sancito il 26 aprile più piovoso a Pontremoli da inizio osservazioni giornaliere nel 1920.
Qualche altro apporto si è verificato il 27 e il 28, condito da piccola grandine al mattino del 28. Il miglioramento di sabato 29 e domenica 30 ha determinato il calo termico notturno (con nebbia mattutina il 29 ad Aulla) e occasione per qualche cenno di brina in campagna tra Villafranca e Pontremoli, dove le minime sono crollate fino a 0°/+1°C. Le molte ore soleggiate hanno, d’altro canto, permesso alle massime di riguadagnare qualche grado, specie domenica.
18tabellaGli impulsi instabili-perturbati si stanno succedendo con più facilità e il 1° maggio, dopo una grigia mattinata, il cielo ha dispensato altra pioggia nelle fredde e umide ore centrali. La notte ha riportato il cielo sereno o quasi e la temperatura è letteralmente precipitata, martedì 2 all’aurora, al valore di 1,7°C: si tratta della più bassa temperatura registrata in maggio dal 1991, quando si scese a 1,1°C al primo mattino del 18 (lievissima brinata).
Tra nuvole e sole che hanno giocato a nascondino l’intera giornata, dopo le h 16 il cielo si è più decisamente coperto ed oscurato per poi recare pioggerelle nella serata. Del mese di aprile, giusto lo spazio per notare che la temperatura media a Pontremoli (11,9°C) è rimasta circa 1°C sopra la norma nonostante il suo ridimensionarsi dal 19 in poi.
La pioggia è stata pari a 75,8 mm a Pontremoli, 82,6 mm a Villafranca, 73,0 mm a Gragnola e 56,2 a Massa: si tratta di accumuli che rappresentano circa la metà della pioggia normalmente attesa in aprile.

 

Previsioni valide dal 5 al 9 maggio

L’analisi delle carte emesse dai principali centri meteorologici evidenzia una distribuzione delle alte e basse pressioni in posizioni non troppo favorevoli alla stabilità. Infatti, l’Anticiclone delle Azzorre è defilato al largo delle coste europee e preferisce spingersi verso le alte latitudini, fra l’Islanda e la Groenlandia. Sul suo bordo orientale, scendono correnti di aria fredda e instabile che poi, sul Mediterraneo, confluiscono con aria umida proveniente dal Medio Atlantico: una situazione che pare mantenersi stazionaria ancora per alcuni giorni. Pertanto, le previsioni sono orientate verso il mantenimento di condizioni di instabilità.
Venerdì 5, però, è attesa una delle giornate migliori con ampie zone di sereno alternate a qualche nube nel pomeriggio sui rilievi. Banchi di nebbia al primo mattino a fondovalle con temperature minime ancora basse, di pochi gradi sopra 0°C. Temperature massime attorno ai 20°C.
Fra sabato 6 e domenica 7, è atteso il passaggio di un nuovo veloce impulso perturbato con cielo affollato di nubi e rovesci sparsi, magari conditi da qualche tuono. La giornata più grigia ed instabile dovrebbe essere sabato, mentre domenica non si escludono schiarite, specialmente dalla sera. Temperature minime in rialzo e massime in calo di alcuni gradi.
Ancora molto incerta l’evoluzione per gli inizi della settimana, ma l’ipotesi più probabile è la discesa di aria fresca dal Nord Europa diretto principalmente sulle regioni del versante adriatico; in tal caso, le nostre regioni vedrebbero un miglioramento con venti di tramontana. Ma c’è anche la possibilità che le correnti fresche prendano una direzione più occidentale ed allora si avrebbe la prosecuzione di un tempo instabile e con temperature ancora fresche, mediamente al di sotto della media stagionale. Aggiornamenti sul sito: www.meteoapaune.it.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni