
Intorno al 20-25 settembre, ma anche poco prima e poco dopo, eventuali fasi di tempo perturbato vengono anche definite ‘tempeste equinoziali’. È l’autunno che inizia ad entrare nel vivo. Quest’anno, a dire il vero, hanno giocato un po’ d’anticipo, presentandosi già alla metà del mese.
Dopo aver prodotto una situazione alluvionale nel Midi francese, il sistema frontale si è diretto verso l’Italia e ha dato il meglio (o peggio) di sé tra Piemonte e Lombardia (Canavese, Varesotto, con aeroporto della Malpensa sott’acqua) e, soprattutto, proprio fra le provincie della Spezia, Massa-Carrara e parte di quella di Lucca. Il 16, perciò, l’allerta meteo arancione è stata disposta per l’intero territorio provinciale, passando poi al giallo, meno gravoso, nella giornata successiva.
Le scuole, appena riaperte, hanno richiuso i battenti e tutti a casa. Queste decisioni tengono conto di un approccio basato sulla prevenzione e la cautela; un tempo non esisteva: ricordo che andai comunque a scuola il 9 novembre 1982, mentre le auto venivano portate via dalla piena del Verde! Le previsioni, inoltre, oggi sono più mirate e precise grazie ai modelli ad area limitata. Si vive l’imminente futuro quasi fosse già il presente, ed è meglio che alla fine tutto vada bene senza criticità e disgrazie: non possiamo certo aspettarci, ogni volta che viene dato un allarme, di vedere distruzioni e vittime, ci mancherebbe altro! Il buon senso consiglia di rispettare gli avvisi e tenere gli occhi aperti perché la situazione può sempre degenerare nel giro di un’ora o due.
Basti riepilogare, al proposito, quanto capitato nei giorni scorsi: rimanendo nel piccolo, limitato territorio della nostra provincia, giovedì 16, da vallata a vallata, a distanza di pochi km in linea d’aria, paesi subissati da nubifragi e paesi che a malapena han visto bagnare la polvere, questo al mattino. Al pomeriggio, mentre in alta Lunigiana era in corso una pausa, il diluvio si abbatteva nella parte orientale del bacino, tra le valli del Rosaro, dell’Aulella e di parte di quella del Lucido (120-150 mm).
Tra pomeriggio e sera, i fenomeni si accanivano poi nella valle del Taverone – dove già al mattino i rovesci erano stati localmente intensi – e al lago Paduli, determinando la situazione più delicata con allagamenti, frane, smottamenti e conseguenti riflessi sulla viabilità. Notevoli gli apporti dell’ordine di 160-170 mm registrati fra Monti, Licciana e Comano, nonché i quasi 250 mm al Lagastrello/Paduli.
Nei giorni successivi, mentre nell’interno gli ulteriori apporti si sono contenuti a livello di piovaschi e di moderati rovesci, altri formidabili acquazzoni si sono riversati a capriccio in area costiera o sublitoranea: quando alla Spezia e immediati dintorni, quando fra Carrara, Massa e rispettive marine. Settembre, dove le precipitazioni si sono abbattute con forte intensità, ha già superato i normali accumuli mensili. Del resto, come recita il proverbio – più volte citato – sottolineandone le possibili esagerazioni in un verso o nell’altro, “settembre o secca le fonti o porta via i ponti”.