
Maggio e giugno 2019: freddo, umido, piovoso e oscuro il primo; asciutto, radioso e ancora altalenante tra frescura notturna e qualche puntata di calura diurna il secondo. Non è frequente un passaggio così netto dal brutto stabile sul finire della primavera ad un regime di generale stabilità in avvio d’estate. Fra alti e bassi, in questo periodo, è più facile che si verifichino percorsi molto graduali di avvicinamento al tipico assetto estivo.
Scorrendo le alterne vicende del passato, si può individuare qualche somiglianza con ciò che avvenne nel lontano 1879: un maggio molto freddo e dalla piovosità record (339 mm, epilogo di una delle primavere più perturbate degli ultimi due secoli, archiviata con 825,4 mm!), poi un giugno piuttosto caldo e decisamente asciutto (appena 15 mm).
Quindi, non furono solo maggio e giugno a mostrare facce del tutto opposte, ma le stagioni primaverile ed estiva nel loro complesso. Dopo un luglio termicamente moderato e non privo di qualche rovescio, infatti, il trimestre estivo del 1879 si accomiatò con un agosto caldo e secco: il conto stagionale della pioggia si fermò a 42,5 mm, valore misero che sancì quella che rimane tuttora la più arida delle estati pontremolesi degli ultimi 140 anni.
Nel XX secolo si riscontra un andamento non dissimile (a parte le temperature più miti di maggio) nel 1931, che vide accostarsi i 270 mm di maggio ai soli 14,6 mm di giugno. Pure nel 1935 ad un maggio decisamente fresco, anche se non troppo piovoso, seguì un giugno avaro di precipitazioni (19 mm) e destinato a chiudersi con giornate di caldo rovente che stracciò ogni record relativo a giugno, primati ancora in voga in molte città e località di tutta Italia.
Analogo, in parte, fu il comportamento del bimestre maggio-giugno 1949, che all’inclemenza di maggio abbinò il franco miglioramento di giugno, prodromo della siccità che distinse quell’estate.
Si è offerto un campione di casi del passato, anche remoto, per mostrare che la “perversità” delle vicende meteo-climatiche non è prerogativa del nostro tempo.
Tornando al 2019, invece, non resta che richiamare l’attenzione sugli sbalzi di temperatura occorsi, al mutare della massa d’aria, nelle notti e nei giorni di metà mese: la nuvolosità, anche compatta, ma non duratura nell’arco delle 24 ore, ha recato solo gocciolate/piovaschi/pioviggine il 12, 14 e 15 e qualche blando tentativo temporalesco la sera del 14.
La magnifica giornata del 13 si è distinta per le ore notturne molto fresche: a Pontremoli, si è rilevata la temperatura più bassa, in giugno, da 13 anni. Al contrario, l’inibizione delle brezze e una debole corrente discendente hanno creato le condizioni per l’impennata dei termometri nei pomeriggi di venerdì 14 e lunedì 17.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni