Un’altra settimana di dicembre di contrasti meteo

48meteoMartedì 11 dicembre: una giornata che si può annoverare fra quelle più sfavillanti e limpide di tutto l’anno. Domenica 16: l’altra faccia del meteo degli ultimi sette giorni, tetra, fredda, umida, piovigginosa e nebbiosa.
In mezzo, sventolate di tramontana, via via più rigida, eccetto il tranquillo e grigio mercoledì 12, durante il quale il vento si è concesso una pausa. Diverso pure il contorno dei fenomeni meteo del 12 e del 16, il primo dal cielo quasi coperto, ma limpido, causa nuvolosità medio-alta e umidità relativa rimasta a livelli molto contenuti; in forte contrasto, quindi, con l’aria a saturazione di domenica 16, caratterizzata dal tempo nebbioso e piovigginoso delle ore pomeridiane. Quanto allo stato del cielo, anch’esso è sintomatico del succedersi piuttosto regolare delle mutevoli condizioni atmosferiche.
48meteo_tabellaIl graduale avvento di aria più fredda ha posto le basi per eventuali nevicate fino a quote basse, ma la notte di lunedì, nonostante l’ingresso della tramontana scura, un velo bianco ha conquistato la valle del Verde non più sotto dei 500 metri di altitudine.
La breve durata della precipitazione, peraltro debole, non ha potuto di più, mentre durante tutta la fase prefrontale della domenica la temperatura si era mantenuta molto omogenea alle diverse quote, a tratti persino maggiore in montagna che a fondovalle. La fioccata di fine notte – primo mattino ha poi restituito un crinale appenninico in veste immacolata, consona alla stagione.
Un cenno di ‘effetto pandoro’ si era avuto già la notte del 13, più consistente, in quell’occasione, sulle Alpi Apuane. Passato il fronte, lunedì 17, le schiarite si sono timidamente e poi con franchezza affacciate nel pomeriggio. Le gelide ore serali e notturne, finalmente serene, le avrebbero desiderate tali 24 ore prima tutti coloro che desiderano riuscire a scorgere la cometa recentemente apparsa e che, proprio domenica sera, ha toccato la minima distanza dalla Terra: ‘solo’ 11 milioni di km!.
Per qualche giorno, l’astro giocherà a nascondino a causa della fase crescente della luna e sarà inutile provare ad aguzzare la vista a destra e in alto rispetto alla costellazione di Orione. Alla Vigilia di Natale, però, meteo permettendo, si potrà di nuovo andare a caccia della ‘cometa senza coda’, la 46P/Wirtanen, il nome dell’astronomo americano che la scoprì nel 1848.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni