L’inverno è ripartito… dall’autunno!

L’anno vecchio è riuscito a chiudere con il sereno ritrovato della prima parte delle feste natalizie: non gli si poteva chiedere di più, ché da Capodanno è ripresa la sfilata delle nubi e poi hanno fatto il loro ‘trionfale’ ritorno pure le piogge.
Sia novembre che dicembre non avevano certo esagerato con le precipitazioni, però è vero che il ‘brutto’ fa presto a stancare: pioggia e cielo cupo con cui gennaio si è presentato, infatti, non inducono all’esultanza, specie in un assetto più autunnale che invernale che nega la neve pure sull’Appennino.
L’arrivo di aria più fredda è quindi rimandato a non si sa quando. Mentre viene redatto l’articolo, il cielo è ancora in pianto e la pioggia, da domenica, ha già raggiunto circa 90 mm; 16,7 mm erano già caduti fra il 2 e il 3, perciò gennaio si è portato avanti bene con l’acqua risparmiando sul gelo, che si è visto solo, accompagnato da copiosa brina, la notte e il mattino del 4.
Gli ampi rasserenamenti, durati giusto 24 ore a cavallo di venerdì 3 e sabato 4, hanno consentito di vedere tale ‘segno’ di inverno, peraltro solo a valle e grazie alle inversioni termiche. Domenica 5, il freddo nebbioso, stagnante e umido, si è manifestato con insistente pioviggine. Il vento marino previsto all’indomani, però, si è fatto vivo con qualche ora d’anticipo mitigando le ore serali.
Le correnti di libeccio hanno mosso l’atmosfera della festa dell’Epifania, quando è piovuto un poco la notte per poi riprendere verso sera dopo una giornata che ha recato anche timide occhiate di sole.
Sistemato l’inizio del nuovo anno, diamo conto dell’ultimo mese del vecchio. Dicembre, è presto detto, secondo i parametri del clima 1991-2020, non ha ecceduto in campo termico: quel che doveva, ha dato, ampliando giusto l’escursione diurna grazie ai molti giorni di tempo stabile e sereno che ha recato con sé, ma la media complessiva (5,7°C a Pontremoli) ha rispettato perfettamente le attese.
Si sono alternati giorni molto asciutti e altri fortemente umidi, ma in media mensile si è avuto uno scarto di 6 unità percentuali inferiore alla norma trentennale.
Le precipitazioni, lo si è anticipato nella cronaca, hanno seguito le orme di novembre e non si sono registrati eventi perturbati di particolare intensità. Il conto della pioggia vede in testa Villafranca – Ghiaione con 104,8 mm, segue Pontremoli Verdeno a 77,4 mm, Gragnola con 62,8 e Massa centro con 47,2 mm. Il deficit oscilla fra il 50-60% della media e alta Lunigiana e il 60-70% della Lunigiana orientale e della zona di costa.
I giorni interessati da precipitazioni pari ad almeno 1 mm, 9-10 in tutto, sono invece quasi in linea con la norma o sotto di uno o due: la distribuzione lungo il mese è stata buona, anche se la terza decade ha visto pioggia solo il giorno 22.
Infine, va segnalato l’ottimo soleggiamento in quello che è, in media, il mese più povero in termini di eliofania, sia per un fatto astronomico (giornate corte) che meteorologico (nuvolosità elevata): il cielo spesso sereno, invece, ha donato 138 ore di sole a Pontremoli, contro una norma trentennale che, per dicembre, è di 95 ore.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni