Bagnato resonto di ottobre

È il momento della resa dei conti del perturbato ottobre di quest’anno, di cui non è possibile serbare un buon ricordo sotto l’aspetto meteorologico.
Anche dove le abbondanti precipitazioni non hanno comportato lutti e rovina, resterà impresso il tempo ostinatamente brutto, umido e piovoso che ha segnato il mese. Unica eccezione, quella sorta di miracolo che ne ha permesso la radiosa conclusione quando ormai sembrava impossibile che il cielo potesse rasserenarsi e rimanere tale per una settimana di fila!
Quelle sette S, riportate in tabella e che designano lo stato medio del cielo lungo il dì, esprimono tutta la portata della drastica svolta intervenuta da martedì scorso: una sequenza di cielo così sgombro non si era vista in tutto l’anno, neppure in piena estate.
La fase perturbata, conclusasi domenica 27 ottobre, si è portata verso ovest con moto retrogrado andando a rivitalizzare una depressione sulle Baleari, primo atto di quanto è poi accaduto nella regione di Valencia, duramente colpita dagli effetti di un violentissimo sistema convettivo autorigenerante.
Bizzarro contrasto con le immagini del disastro iberico lo si è avuto nel cielo finalmente azzurro sulla nostra Penisola, provata anch’essa da settimane di condizioni atmosferiche avverse da nord a sud.
Riguardo allo stato del cielo, nel giro di tre giorni, le ‘proiezioni’ sono cambiate: sembrava ormai inevitabile l’ottobre più nuvoloso da quasi 50 anni, ed invece il gran finale soleggiato del 29, 30 e 31 ha restituito un indice medio mensile della nuvolosità meno estremo, il quarto più elevato per ottobre dietro al 2004, 1992 e 1993.
Pure l’eliofania non ha potuto brillare e si è fermata a 85,7 ore complessive; il mese si è piazzato in classifica solo un tantino meglio dell’oscuro ottobre del 2004, che vide un soleggiamento di appena 74 ore (norma di ottobre 142 ore).
In campo termico, l’ostinata nuvolosità prevalente ha ridotto l’escursione tra temperature minime e massime: queste ultime, hanno superato le norma giusto di 0,6°C, mentre le minime sono state in eccesso di ben 3°C.
La temperatura media mensile (15,4°C a Pontremoli) ha visto un surplus di 1,8°C e il piazzamento all’ottavo posto fra i più miti a far data dal 1929. Pure le precipitazioni, con un totale di ben 538,4 mm (più del doppio della norma), occupano l’ottava posizione nella serie di misure avviata nel 1878.
Nel resto della provincia, l’impatto dei sistemi perturbati si è rivelato via via minore procedendo verso sud-est e poi in direzione del mare: 459,4 mm a Villafranca contro i 261,8 mm raccolti a Gragnola e i 215,6 mm misurati a Massa.
Venendo al prosieguo della settimana in esame, si è passati al mese di novembre, che ha pensato bene di ereditare il tempo tranquillo e solatìo dell’ultimo scampolo di ottobre. Con il sereno, si sono ampliate le escursioni termiche, anche a motivo della ventilazione quasi del tutto assente.
Solo domenica 3 si è levata la tramontana, che ha soffiato finalmente fino a sera. Le temperature minime si sono portate, calando notte dopo notte, a livelli quasi in linea con quelli stagionali, mentre le massime, complici le condizioni soleggiate, si sono assestate fino a 6-7°C al di sopra della norma.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni