Uscire dalla solitudine con Neko, davvero la migliore amica

Appena uscito l’ultimo romanzo di Giulia Besa, edito da Piemme – Il Battello a Vapore

Trento, interno giorno; anzi, è mattino presto quando Teresa si sveglia. Si rifugia sotto il piumone, ne fa un bozzolo rassicurante. Neppure oggi andrà a scuola, non uscirà nemmeno di casa, forse metterà appena il naso fuori dalla sua stanza se nell’appartamento non ci sarà nessuno. Va avanti così da settimane; la mamma le ha provate davvero tutte, non sa più che cosa fare.
Teresa non è contenta, anzi ogni giorno trascorre nell’angoscia di tenere lontano quel mondo esterno così pieno di pericoli, così pronto a sopraffare una ragazza sensibile. Le ore trascorrono in quella stanza chiusa dove non deve entrare nemmeno l’aria esterna. Il suo mondo esterno è virtuale, proiettato nell’Estremo Oriente; un mondo per il quale lavora programmando videogiochi e dal quale riceve, grazie ai pacchi consegnati dai corrieri cibi e oggetti.
Ed è proprio un pacco, più grande del solito, più pesante del solito, a sconvolgere quella vita organizzata tra le pareti rassicuranti della cameretta. Agli iniziali sentimenti di diffidenza e di rifiuto segue un percorso di recupero, complesso ma efficace. Perché a quell’amica, Neko, proprio non si può dire di no!
Un’ancora di salvezza, alla quale affidarsi per restare nel mondo e non essere trascinati via, un’amicizia vera e che non chiede nulla in cambio. “La mia migliore amica Neko” (Il Battello a Vapore – Piemme, 2024) è un libro che fa del bene, un regalo che Giulia Besa, con la sua consueta facilità di scrittura, offre a tutti noi, adolescenti o adulti, mettendo a disposizione esperienze e sentimenti non proprio semplici da condividere. E di questo gli siamo davvero grati.

(p. biss.)