“Come possono gli uomini amarsi se non amano l’amore?”

Celebrata a Pontremoli la Giornata Sacerdotale. Venerdì 7 giugno, festa del Sacro Cuore di Gesù, il vescovo fra’ Mario ha riunito i sacerdoti della diocesi

È stata davvero numerosa la partecipazione dei sacerdoti alla giornata diocesana loro dedicata venerdì 7 giugno nel Convento dei Cappuccini a Pontremoli, nel giorno della festa del Sacro Cuore di Gesù.
Iniziata al mattino con la preghiera ed un incontro-confronto con il vescovo fra’ Mario Vaccari che ha offerto al clero diocesano una meditazione prendendo spunto da un fioretto di san Francesco ed in particolare dalle parole del santo di Assisi: “Come possono gli uomini amarsi se non amano l’amore?”.
Una domanda tanto semplice quanto scomoda, che ha incanalato la riflessione di fra’ Mario: “Alla base – ha detto – ci dev’essere sempre la Parola di Dio, che ci rivela il suo amore, che non solo è essenziale, ma esprime tutta la partecipazione della sua persona, il suo affetto per noi”.
Ha, poi, passato in rassegna la vita di Gesù che ci fornisce una serie di esempi concreti di amore e di dedizione che vanno ben oltre il dovuto: “I vangeli, infatti, – ha proseguito fra’ Mario – ci mostrano i ‘tratti’ dell’amore divino ed umano di Gesù, la sua piena partecipazione”.
Dopo la meditazione il vescovo si è anche rivolto direttamente ai suoi sacerdoti, ricordando alcune vicende relative ai recenti trasferimenti, che hanno creato anche malumori e qualche dissapore e ha ribadito che: “noi abbiamo armi ‘deboli’, la ‘non violenza’, che per essere credibile deve procedere da una comunità che si mostra credibile, redenta dall’amore di Dio”.
I pastori, le guide delle comunità, devono farsi carico dell’insegnamento del ‘buon pastore’ per accompagnare i fedeli loro affidati verso una autentica crescita spirituale: “Non voglio fuggire dai problemi – ha detto – buona parte del nostro clero è avanti negli anni e questo non significa che non possano ancora essere una risorsa”.
Per questo motivo è necessario un passaggio di consegne, dal punto di vista amministrativo, che ha aggiunto: “libera il sacerdote stesso da responsabilità pesanti e lo rende libero di mettere a disposizione la sua lunga esperienza a vantaggio di tutti”. Il vescovo ha proseguito presentando poi il convegno sulle unità pastorali che si terrà il 18e 19 ottobre.
Un argomento che guiderà la riflessione dei prossimi anni nella nostra diocesi. Fra’ Mario ha chiarito bene lo scopo di questo percorso: “Non possiamo chiedere alle comunità di risolvere in poco tempo problemi che ci trasciniamo da anni, sarebbe ingiusto. Ma possiamo altresì chiedere di passare da un senso di rassegnazione generale alla speranza, che è sempre fondata sul risorto”.
Se anche non possiamo, a breve termine, invertire la tendenza, questo il senso del suo ragionamento, possiamo cambiare l’atteggiamento che deve sempre essere fondato sulla nostra fede. “Cristiani in un mondo che non lo è più. La fede nella società moderna” di Josef De Kosel, cardinale e arcivescovo emerito di Brussel-Malibes (Libreria Editrice Vaticana, 2023) è stato il dono consegnato a tutti i sacerdoti, quale lettura preparatoria al percorso che è posto dinanzi.

Nel corso della S. Messa sono stati ricordati gli anniversari i sacerdoti defunti nel corso degli ultimi dodici mesi: don Giovanni Battista Virgili, p. Rossi Santi, don Eraldo Tognocchi, don Renato Fugaccia.
Al termine della celebrazione eucaristica ecco la festa per gli anniversari di ordinazione di alcuni sacerdoti.
– 60 anni di sacerdozio: p. Damiano Banchieri, don Giovanni Barbieri, don Lorenzo Piagneri, don Giulio Rossi;
– 50 anni: don Daniele Ferrari, don Lucio Filippi, don Antonio Vigo, p. Giglio Giglioli;
– 25 anni: don Leonardo Biancalani, don Patrizio Carolini, don Marco Giuntini, don Leonardo Lotti, don Andrea Nizzoli, don Gregorio Polit.

(DF)