Fine novembre con un primo segnale di meteo-resipiscenza?

Per l’annata meteorologica la fine del mese di novembre coincide con la fine dell’anno: con il 1° dicembre, infatti, il corso delle stagioni riprenderà da capo. Tuttavia, per fedeltà all’anno civile, anche se ‘spezza’ la stagione invernale, non è ancora tempo di resoconti annuali. Non v’è dubbio che il decorso degli ultimi dodici mesi sancirebbe il primato sia della temperatura media (anno più caldo) sia della pioggia (anno meno piovoso), ma l’attesa del 31 dicembre non farà davvero ribaltare la situazione in campo termico. Occorre sempre, d’altra parte, essere cauti riguardo alle precipitazioni, che nel giro di poche settimane potrebbero riservare sorprese e riscrivere la classifica senza spodestare il record del 1921.
La settimana in esame, pur muovendosi inizialmente in tal senso, si è poi conclusa più tranquillamente senza ulteriori apporti. Le nevicate sui rilievi montuosi oltre i 1000 m di martedì 22, giornata tipicamente tardo-autunnale, hanno ammantato l’Appennino restituendolo alla vista sullo sfondo del limpido cielo azzurro di mercoledì 23. Le temperature minime sono scese portandosi a 0°C e anche lievemente sotto con brinate estese e lievi gelate notturne, Durante il dì, complice il soleggiamento e la cessazione del vento, le massime hanno avuto modo di riprendersi regalando qualche ora più mite e asciutta nel primo pomeriggio. Del tutto simile si è rivelato il tempo di giovedì 24, eccetto un principio di tenue velatura cirriforme.
Un passaggio perturbato marginale è stato quello di venerdì 25, quando è ristagnata aria fredda e umida ed è piovuto leggermente. L’attesa tramontana, levatasi a sera, è riuscita a sgombrare parzialmente il cielo sabato mattina e più decisamente nelle ore pomeridiane. Domenica 27, trascorsa al cospetto di un cielo poco nuvoloso, la ventilazione settentrionale si è fatta sentire, e quasi con timidezza, solo dopo mezzogiorno.
Oltre alla scarsità di pioggia, in questo bislacco 2022, c’è da rilevare pure la ridotta frequenza di tramontana degna di tale appellativo: si vedrà alla resa dei conti di fine anno. Lo stesso lunedì 28, invece di una tesa corrente boreale, ha visto sì l’ostinata copertura di altostrati, ma il relativo freddo si è mantenuto in modalità ‘stagnante’, fermo e silenzioso, prima che venisse a levarsi una tramontanella scura dalle 14 in poi.
Cielo bigio è stato altresì il copione di martedì 29, condito di piovaschi e di qualche fioccata di neve a quote montane relativamente basse. Gli sforzi messi in campo da novembre per cercare di allinearsi non tanto alla norma stagionale, ché già a metà mese era apparsa impresa impossibile, ma almeno ad un livello termico accettabile, non sono bastati, così come era accaduto nella maggior parte dei mesi del corrente anno.
L’undicesimo mese chiuderà, pertanto, circa un grado in eccesso rispetto ai canoni climatici più recenti (1991-2020) e quasi due considerando il clima che avevamo creduto immutabile negli anni dell’adolescenza e della gioventù. Un pochino meglio sono andate le vicende parlando di precipitazioni, ma il mese e la stagione autunnale si concluderanno comunque in deficit.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni