Dignità e dialogo: obiettivo sull’universo femminile al Pontremoli Foto Festival

Donne protagoniste con undici prospettive diverse

31PFF_AdamiCi sono state due parole che hanno accompagnato la mia visita alle dieci mostre fotografiche (di cui una realizzata da due autrici diverse) allestite da Lunicafoto in occasione del Pontremoli Foto Festival, dedicato all’universo femminile dietro l’obiettivo, che si è tenuto nei due scorsi fine settimana: dignità e dialogo.
Un tratto comune che unisce queste mostre che in realtà rappresentano undici sguardi diversi (quelli di Giuliana Traverso, Antonella Monzoni, Stefania Adami, Carla Iacono, Marina Alessi, Malena Mazza, Laura Liverani, Federica Sasso, Elisa Paolucci Giannettoni, Sandra Lazzarini e Anna Voig) che raccontano la realtà con altrettante storie diverse. Dignità e dialogo perché attraverso la fotografia queste donne danno voce a molte realtà diversificate del nostro quotidiano, facendosi testimoni anche di quello che spesso viene nascosto dietro la tela dell’indifferenza e della banalità.
Da qui la scelta delle artiste di esprimersi con il mezzo fotografico in grado di imprimere istantaneamente il linguaggio dell’umanità, dell’unicità, della differenza nelle infinite varietà dei soggetti ritratti. La caratteristica di tutte le opere è l’assoluta centralità del dialogo con il reale e questo rende il tutto molto più impattante ed estremamente potente.
31PFF_Lazzarini_VoigPontremoli Foto Festival propone tre luoghi per le esposizioni (palazzo Galli Bonaventuri, l’ex Tribunale e il Castello del Piagnaro) con, in ogni stanza, presente una o più storie che dialogano fra loro e rievocano molte situazioni, che toccano più o meno da vicino tutti noi, raccontate con sguardi diversi ma comuni, gli sguardi delle donne. Si ritraggono quindi i volti e la vita di persone ai margini della società: le violenze domestiche, i dolori più profondi. Ma anche nello sconforto emerge sempre la dignità.
Come nella donna raccontata da Malena Mazza, una donna che porta i segni dell’abuso ma solo in superficie, perché viene ritratta nella grazia, nella bellezza, nella purezza dell’animo e nella gioia di vivere. La forza del soggetto contrasta con i colori e le luci, con i toni che vanno dall’etereo ed evanescente dei pastello ai forti contrasti dei colori primari.
La stessa dignità traspare anche nei volti degli Ainu, catturati dall’obiettivo di Laura Liverani, popolo del Nord del Giappone che ha ottenuto solo nel 2008 il riconoscimento ufficiale di etnia distinta dai giapponesi dopo una lunga storia di oppressione e tentativi di assimilazione.
La mostra si presenta come un percorso visivo attraverso il quale riflettere sul senso d’identità dei pochi Ainu rimasti, cercando di preservare usi, costumi e lingua ma anche cercando di trovare un senso a questa complessa identità, reinventando cioè il proprio essere Ainu nel Giappone contemporaneo. C’è il dialogo e la dignità di Chiara, ragazza anoressica che Federica Sasso ha ritratto nel suo cammino di lotta alla malattia nei centri di disturbo alimentare.
31PFF_MazzaC’è la voglia di squarciare il velo della sofferenza, ma anche dalla distanza dalla realtà quasi fosse scissa da sé stessa, che attanaglia Chiara ma c’è anche il racconto di un dolore profondo che una luce sempre alla ricerca dei contrasti sembra voler far emergere dal fondo della fotografia.
Davvero originale la mostra realizzata per Pontremoli Foto Festival da Sandra Lazzerini e Anna Voig, due fotografe che non si conoscono che vivono a 315 km l’una dall’altra e decidono, dopo un incontro su Instagram, di portare avanti un progetto di collaborazione piuttosto singolare: si inviano delle fotografie cui dovranno “replicare” creando così dei dittici a quattro occhi. Un modo per ispirare ed ispirarsi, creando così un confronto continuo su un tema, una suggestione, un particolare, osservato con occhi diversi e distinti, ma con la sensazione che alla fine il tutto si unisce e le due immagini, nella loro diversità, possano toccarsi e divenire l’una il prolungamento dell’altra. Suggestivi i volti catturati da Marina Alessi, visi celebri di scrittori immortalati durante il Festival di Lettura di Mantova.
Tanti primi piani intensi dove maestri abituati a usare le parole si esprimono, per una volta, con lo sguardo. Tutti sono immortalati da una Polaroid Giant Camera da 120 kg, che con il suo scatto unico e irripetibile sembra provare a scandagliare il fondo dell’anima dei tanti autori che gli si sono proposti davanti.
Pontremoli Foto Festival ci invita ad arrampicarsi fino all’ultima stanza del Castello per ammirare i ritratti di Carla Iacono, fotografie che si mostrano come veri e propri dipinti (atmosfere quasi caravaggesche, specie nell’uso della luce e del contrasto con il nero) e che scandagliano i visi ed introiettano nell’immagine i turbamenti e le ansie della protagonista ritratta.

(Riccardo Sordi)