La visita dell’immagine della Madonna di Fatima a Filattiera 

Come tanti figli attorno alla Madre

Madonnna_FatimaIl 18 giugno è giunta nella chiesa di Santa Maria a Filattiera una copia della statua della Madonna di Fatima, accolta con gioia filiale dall’intera comunità. Il 19 è stata trasferita nella Pieve di Sorano. Qui, è rimasta fino al 25 giugno, dopo aver visitato i suoi figli di Migliarina, di Dorbola, Volpino, del Ponte di Sotto.
Il parroco, mons. Antonio Costantino Pietrocola, nel centenario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli, ha predisposto una serie di celebrazioni liturgiche comprendenti Ss. Messe, Rosario, canto delle litanie, pause di silenzio per riflessioni personali e comunitarie.
I canti mariani sono stati eseguiti dal Coro parrocchiale, diretto dal maestro Pierfrancesco Carnesecca, mentre durante la veglia voluta dai giovani, i pezzi sono stati accompagnati dal suono delle chitarre.
“Maria ci permette di comprendere che cosa significa essere discepoli di Cristo, ha sottolineato il parroco. Lei, prima evangelizzata e prima evangelizzatrice, che con il suo ’sì’ all’angelo Gabriele ha aperto il cuore alla maternità divina, regalandoci il Salvatore e divenendo memoria vivente dei segni compiuti dal Figlio, onde sostenere la nostra fede. È la Madonna il sorriso di Dio fra noi. È lei che, nonostante i nostri sbagli, ci avvolge con tenerezza aiutandoci a far fiorire i deserti dell’anima, a rendere agili le nostre mani per aiutare i fratelli bisognosi”. Tanta commozione al termine della Messa solenne delle 18 di domenica 25. Attorno a Maria, circondata da un cuscino di garofani bianchi, ci siamo sentiti popolo in cammino e, nel congedarci, mentre gli ultimi raggi illuminavano le bifore della Pieve, le abbiamo affidato i nostri fardelli, chiedendo di trasformare le nostre comunità in oasi di fratellanza e fonti di misericordia. Nel profondo del cuore risuonava il canto del Magnificat: “…ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote…”. Quando impareremo una tale lezione di vita, allora il mondo sarà pronto ad accogliere ogni uomo.
Senza barriere, né pregiudizi, né dolorose ingiustizie. Come vuole la Mamma del Cielo.

(i. f.)