Da Maria l’aiuto indispensabile per ritrovare la gioia di essere cristiani

Il quadro della Madonna del Popolo di Tiziano Triani in pellegrinaggio nelle chiese del Comune storico

È iniziata domenica sera, 1° maggio, nella concattedrale di Pontremoli, la Peregrinatio Mariae che, per tutto il mese, porterà l’immagine della Madonna del Popolo, rappresentata nel quadro dipinto dal pittore pontremolese Tiziano Triani, in “visita” alle parrocchie dello storico comune di Pontremoli.
L’iniziativa, come ormai è risaputo, apre ufficialmente le celebrazioni liturgiche finalizzate ai festeggiamenti per la ricorrenza dei 400 anni trascorsi dal voto che la comunità pontremolese pronunciò nel 1622, chiedendo alla Vergine Maria la liberazione dalla peste che in quel periodo stava colpendo con violenza il territorio comunale.
Impostata secondo la tradizione delle funzioni serali del “mese di maggio”, la celebrazione è stata presieduta dal presidente del Comitato organizzativo, mons. Antonio Costantino Pietrocola, coadiuvato dal parroco del duomo, padre Dario Ravera. Tra il S. Rosario, recitato da persone diverse per ogni decina di Ave Maria, e il canto delle Litanie lauretane, il celebrante ha dettato una meditazione sul significato della ricorrenza e sull’attualità della devozione alla Madre di Dio.
La maggior parte di noi, ha detto mons. Costantino Pietrocola, ricorda le celebrazioni del 1987 e del 2000, ma molto significative furono anche quelle del 1922 (terzo centenario), del 1937 (Congresso eucaristico diocesano) e del 1948, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale. Di quei festeggiamenti si trova memoria nel libro La chiesa di S. Maria del Popolo, scritto da mons. Annibale Corradini, parroco del duomo dal 1932 al 1980. “Abbiamo bisogno, ha aggiunto, di ritrovare attorno alla Madonna la gioia di essere cristiani”.

Foto Walter Massari

Ogni tanto abbiamo l’impressione di essere delusi, come i discepoli di Emmaus o come gli apostoli che gettano le reti e non pescano nulla: la Madonna ci può aiutare a ritrovare la gioia di essere cristiani. Non si tratta di fare la conta delle persone che parteciperanno ai festeggiamenti; l’importante è tornare a sentire la gioia di avere questa Madre, di sentire Maria come nostra Madre. Il titolo di Madonna del Popolo con il quale Maria è venerata nel duomo di Pontremoli ci fa sentire con certezza che la Madonna non ci abbandona. I risultati delle nostre iniziative pastorale derivano dalla fede e dall’amore che riusciamo a mettere in esse. Se noi cercheremo di fare del nostro meglio, il risultato ci sarà.
“Quanti uomini e quante donne, ha sottolineato il celebrante, hanno pregato e pianto di fronte a questa immagine!”. Basta pensare ai giorni tremendi della seconda guerra mondiale o ai giorni di dolore nei quali si faceva una “scoperta” chiedere la protezione della Madonna in una operazione chirurgica o in una malattia. La forma migliore di preparazione consiste nell’avere uno spirito filiale, umile, semplice, di fede. Ci vorrà anche l’impegno per organizzare al meglio le celebrazioni, ma quello che più ci vuole è il cuore pronto ad amare il Signore e ad amare Maria. La Benedizione eucaristica ha concluso la celebrazione; poi, il canto dell’inno alla Madonna del Popolo ha segnato il saluto finale dei fedeli, presenti numerosi in Duomo.

(a.r.)