
Con il tempo più piovoso subentrato ad un suo avvio asciutto, aprile si è fatto riconoscere mostrando un volto che lo caratterizza quasi sempre. Non sarà un barile tutti i giorni, a volte solo un secchio o una passata più leggera, ma è mese indiscutibilmente affezionato e abbonato alla pioggia.
La scorsa settimana, dopo le ampie schiarite di martedì 8, mercoledì 9 era già rimasto preda del veloce transito di un modesto fronte nuvoloso: capace, comunque, almeno in Lunigiana, di rinserrare il cielo fin dall’alba dopo la nottata fredda e serena. Il soffitto di strati via via più basso e uniforme ha abbattuto la temperatura massima diurna, complice pure la pioviggine scesa tra pomeriggio e sera.
In un ambiente freddo, umido e senza vento, le prime ore di giovedì 10 sono apparse nebbiose a seguire le schiarite apertesi già nella notte. La prospettiva di un incipiente peggioramento ha fatto apprezzare ancor di più la magnificenza del sereno dello stesso 10 e di venerdì 11.
Cielo sgombro, salvo poche nubi, ventilazione molto attiva nelle ore centrali e pomeridiane e sensibili escursioni termiche sono state le note salienti dei due giorni in parola. Subito dopo il tramonto, venerdì, particolari formazioni nuvolose, spie del cambio di massa d’aria in quota, hanno attirato l’attenzione di molti.
Sabato 12, in linea con le attese, si è rivelata giornata interlocutoria con un graduale aumento della nuvolosità. Domenica e lunedì, senza sorpresa alcuna, sono tornati a lavorare i pluviometri. Il cielo, risolutamente chiuso, basso e oscuro, ha ‘pianto’ per molte ore dispensando pioggerelle, pioviggine e piogge al più moderate a vicenda e con qualche pausa, la più lunga delle quali ha interessato le ore notturne e mattutine di lunedì.
Nel pomeriggio dello stesso 14, poi, le precipitazioni sono riprese e si sono mantenute piuttosto costanti, eccetto brevi pause, fino al pomeriggio di martedì 15. A tratti, la loro intensità è leggermente aumentata, senza eccessi.
Gli apporti, questa volta, hanno visto in testa le aree prossime alla costa apuana e la media e bassa valle del fiume Magra nonché la parte orientale del suo bacino idrografico (Aulla, Fivizzano Sarzana, Carrara e Massa), mentre sull’alta Lunigiana, sia a valle che sui rilievi montuosi, specie del Pontremolese, la pioggia è stata meno abbondante.
In questi primi tre giorni (con il terzo ancora in corso mentre si scrive) del lungo periodo piovoso che si prospetta, sono caduti – fino alle ore 15 di martedì 15 aprile – 54,0 mm a Pontremoli Verdeno, 69,4 a Villafranca Ghiaione, 81,2 a Gragnola e 85,0 mm a Massa. Il tempo grigio e umido ha ridotto le escursioni termiche a pochi gradi con la ripresa delle temperature minime e il calo delle temperature massime.
La ventilazione ha visto molte ore di calma, una leggera tramontana scura lunedì e poi l’arrivo di un fresco vento ‘marino’, di libeccio, nella giornata odierna.
Mentre si sta per spedire l’articolo alla redazione, non si è ancora estesa quassù alcuna timida schiarita che webcam e corrispondenti segnalano altrove: può darsi che il sole riesca a fare un cenno di saluto entro l’ora del tramonto!