Ancora tanta pioggia: sole, dove sei?

Pur essendo vero che si sta attraversando il periodo con più pioggia dell’anno, è sempre lecito sperare in un tempo migliore rispetto a quello che, salvo brevi pause, imperversa ormai da diverse settimane.
Una dose cospicua di precipitazioni è stato il tratto distintivo anche di quest’ultima che si passa in rassegna. Fortunatamente, i sistemi frontali che si sono susseguiti non hanno recato conseguenze gravose al nostro territorio, ma in altre regioni si sono vissute condizioni di elevata criticità.
Accanto all’eccesso di pioggia, si rileva una anomalia sotto il profilo termico a causa delle persistenti correnti sciroccali. Persino quando il vento è girato a Nord si è avvertito il ‘falso’ carattere di quella che avrebbe preteso di esser definita tramontana: altro non era, però, che uno scirocco “di ritorno”, invorticatosi a motivo della disposizione dei campi di alta e bassa pressione.
Cielo sereno, ovviamente, manco a parlarne: è già tanto avere in dono qualche ampia schiarita per poco più di mezza giornata. Martedì 22 è ripreso incredibilmente a gocciolare e poi a piovigginare anzitempo… tanto per non perdere il vizio, come se non fossimo stati subissati a dovere da mercoledì 16 a sabato 19!
Superata la prima dose di mercoledì 16, diffusa in maniera abbastanza ‘democratica’ sul territorio, giovedì 17 era atteso un carico d’acqua piovana ben più pesante. In tarda mattinata, infatti, la pioggia si intensificava e, nel pomeriggio, un nubifragio temporalesco interessava tutto l’alto bacino del fiume Magra lasciando più tranquilla la zona a sud di Villafranca e a est di Aulla.
Trascorse tre ore e mezza di diluvio, intorno alle 17:30, la perturbazione rompeva l’assedio, per nostra buona sorte, e si spostava più a SE proseguendo la propria corsa e disastrando diverse aree comprese fra le province di Pisa, Livorno e Siena. Rii, torrenti e il fiume Magra, frattanto, avevano raggiunto una discreta piena in conseguenza degli ulteriori apporti fino a 100-150 mm, ma stavano cominciando a calare la portata grazie alla pausa intervenuta nei fenomeni.
Altre piogge interessavano le nostre lande tra notte e mattino del 18 e poi sabato 19, ma non destavano preoccupazioni, mentre le previsioni mettevano in allarme le pianure emiliane e, per domenica 20, le regioni meridionali ioniche.
Le ulteriori passate di sabato 19, in effetti, avevano un grave impatto proprio dove paventato, tra la bassa Parmense e Bologna, così come la recrudescenza in Calabria di domenica 20.
Facendo il punto per quel che ci riguarda, questo mese di ottobre, per quanto umido, piovoso e brutto, non è ancora ai livelli dei peggiori vissuti nel passato. Alle viste, certo, non vi sono belle giornate, bensì un nuovo passaggio perturbato.
Per ora, considerando ad esempio i dati di Pontremoli, sono caduti 386 mm, di cui 166 durante la fase perturbata dell’ultima settimana. Per gli opportuni confronti, mesi eccezionalmente piovosi di ottobre e di novembre, nel nostro fondovalle, possono cumulare fino a 800-900 mm di pioggia e superare i 1000 mm (un metro d’acqua!) nelle valli e sui rilievi montuosi anche relativamente bassi.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni