In aprile la temperatura rientra in carreggiata

Si erano riposte speranze nella perturbazione attesa tra aprile e maggio, ma sono andate deluse. Il caso ha voluto che il sistema frontale giunto finalmente in vista della Penisola si invorticasse: le correnti da Est, perciò, hanno recato precipitazioni copiose dapprima sul basso Piemonte e poi tra l’Emilia – Romagna e le Marche.
Le aree sottovento, rimaste in ‘ombra pluviometrica’, hanno faticato a mettere insieme 10 mm, quando ne sarebbero serviti molti di più. Lasciato alle spalle il modesto episodio del 24 aprile, capace di pochi mm anch’esso, aria asciutta e prevalenza di sole hanno scandito i giorni successivi, limpidi e a scarsa nuvolosità.
L’escursione termica ha avuto modo di tornare ad ampliarsi e dal freddo del primo mattino si passava al clima perfetto e ventilato delle ore centrali e pomeridiane. In largo anticipo, le nuvole annunciatrici della svolta meteorologica sono arrivate già venerdì, così come le prime pioggerelle si sono affacciate già sabato.
Tanta fretta non ha deposto bene: il transito è avvenuto, alla fine, secondo un copione che non reca mai precipitazioni di una certa entità sull’area tra Levante Ligure e Alta Toscana. Al destarsi di correnti orientali, infatti, il sistema nuvoloso si è invorticato e il vento discendente da Nord (una falsa tramontana, trattandosi di scirocco ‘di ritorno’) ha sancito l’ombra pluviometrica dei versanti occidentali. Nulla a che vedere con situazioni classiche da grandi piovute, che necessitano di correnti da SW in quota e, al suolo, comprese fra SE e N andando in senso orario.
Aprile si è chiuso con il poco apporto già ricevuto e maggio si è aperto con speranze che per ora restano tali. Il resoconto del mese scorso, se non altro, presenta un aprile finalmente in linea quanto a temperatura: a parte una escursione diurna un po’ più ampia della norma, dovuta alle condizioni spesso stabili, la temperatura media ha rispettato i canoni del trentennio cui si fa riferimento da quando si è concluso, cioè il 1991-2020. Il valore di 11,5°C registrato a Pontremoli deriva, infatti da minime un pochino inferiori alla attese (5,2°C anziché 5,7°C) e massime di poco superiori alla norma (17,8°C contro 17,3°C).
Nella prima decade, il giorno 8, si erano viste ancora gelate, mentre nel prosieguo il prevalente tempo buono ha permesso più volte di arrivare a 20°C di temperatura massima, ma senza mai giungere a quota 22°C. Le precipitazioni si sono rivelate avare, anche se non si è trattato di un aprile così secco come quelli del 1955 (0,6 mm) o del 2007 (8,6 mm). Il misero totale di 26,2 mm dice che è mancato l’80% della pioggia mediamente attesa. Altrove, restando in Lunigiana e in provincia, la situazione di deficit non è dissimile a Gragnola con 30,0 mm, solo lievemente più tenue a Villafranca, che ha ricevuto 47,6 mm, mentre è meno marcata a Massa, che ha raccolto 66,4 mm.
I giorni con precipitazione maggiore o uguale a 1 mm sono stati 7 contro i 10-11 proposti da statistiche ormai più che centenarie. Lo stato del cielo ha visto il trionfo (21 giorni) dell’avvicendarsi di nuvole e schiarite, giacché si sono contati solo 4 giorni in prevalenza sereni e 5 coperti. L’indice di nuvolosità, pari a 5,2 decimi e inferiore alla norma (5,9), ha consentito un buon soleggiamento, che ha sfiorato le 200 ore complessive (199,4 contro una norma di 176,7).

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni