È il pomeriggio di martedì 28, il mese non è ancora finito e qualche dato resta provvisorio, ma la sostanza non cambia, visto che non sono in corso precipitazioni. Quest’ultimo atto del trimestre invernale mostra un suo tratto particolare: un mese non orientato alla variabilità. Quando era bel tempo, era bello e stop; quando era brutto, lo era da mane a sera. Tanto è vero che, guardando allo stato del cielo, le condizioni di ‘misto’ sono state le meno frequenti (6 giorni), mentre il sereno/poco nuvoloso ha dominato 10 giorni e il cielo in prevalenza coperto i restanti 12.
Dal 6 al 15, ha dominato il cielo sgombro, poi, dal 16 al 26, l’altra faccia: grigio con ostinazione, che avrebbe tentato una rara sequenza di 11 giorni consecutivi senza sole se non fosse stato per le schiarite di lunedì 20! Ecco, così, una eliofania ora elevata e ora nulla, con molti giorni privi di raggi solari. Lo stesso dicasi per la temperatura che, pur restando nel complesso lievemente superiore alla norma, si è guadagnata la posizione meno anomala fra i mesi invernali con giorni o freddi tutto di un pezzo (a motivo del soffio del vento gelido, specie sul finire della prima decade) o generalmente miti.
D’altro canto, al cospetto del cielo sereno e dei venti deboli o calmi, all’inizio della seconda decade, le escursioni termiche si sono ampliate, nel rispetto della scarsa predilezione del mese per i mezzi termini. Non fa eccezione il capitolo precipitazioni: dal 23 gennaio, abbiamo atteso il 23 febbraio vedere in movimento i pluviografi, che poi hanno lavorato quasi ogni giorno. Prima con pioviggine e atmosfera tranquilla o debole vento da sud, poi con atmosfera più agitata e rigidi refoli boreali.
Non grandi accumuli, anche perché le correnti si sono rivelate di quelle che comportano un po’ d’ombra pluviometrica. In compenso, ha provato a cadere la neve, a tormenta, il pomeriggio e la sera di domenica 26, lasciandone debole traccia, il mattino di lunedì 27, fino alle porte di Pontremoli a quota 300-350 m.
Sui rilievi montuosi, che ormai si mostravano spogli di candido manto, si è opportunamente rinnovata la coltre nevosa. Una nuova avvezione di aria fredda, con grande dispiegamento dei venti di tramontana, si è quindi assunta l’incarico, a partire dalle 6 di domenica mattina, di porre fine al mese e alla stagione, a parte gli strascichi sempre possibili in ambito primaverile.
I totali delle precipitazioni registrate da un estremo all’altro della provincia nei quattro punti di misura che si seguono da decenni sono: 30,8 mm a Pontremoli-Verdeno, 54,0 a Villafranca-Ghiaione, 21,8 a Gragnola e 35,8 a Massa centro. Si tratta di valori ben inferiori alla norma, che ne prevede, rispettivamente, a seconda dei periodi di riferimento considerati, 135-145 mm a Pontremoli e a Villafranca, circa 100 a Gragnola e 95 a Massa. Sull’andamento della temperatura e dell’eliofania, si relazionerà la prossima settimana.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni