Maggio, prima frazione variabile e nuvolosa

I primi dieci giorni di maggio non si possono definire esaltanti, ma in anni e anni di osservazioni si è visto di molto peggio. È mancata la giornata davvero bella da mane a sera, mentre due (giovedì 5 e venerdì 6) sono state oscure, fredde e umide. Se il 1° del mese aveva recato condizioni instabili e un cielo molto nuvoloso, i restanti (dal 2 al 4 e dal 7 al 9) hanno proposto un cielo primaverile, pronto ad ogni sorpresa.
Martedì 3, nel pomeriggio, rovesci temporaleschi hanno interessato il crinale appenninico dai Due Santi alla Cisa e dal Cirone al Cerreto, quindi un po’ tutto l’arco montuoso che fa corona alla Lunigiana. Mercoledì 4, il temporale si è presentato in orario anticipato, già all’ora di pranzo: piovaschi tra le 12.55 e le 14 e una fase con rovescio appena più intenso misto a qualche chicco di grandine alle 13.15 -13.20. Mercoledì 5, dopo la notte stellata, la repentina copertura avvenuta entro l’alba ha decretato una giornata grigia, fredda e umida con pioviggine da mezzodì in poi, divenuta pioggerella a sera con incipiente ventilazione intorno Nord.
Il broncio è andato avanti pure venerdì 6, quando il modesto incremento della temperatura è stato reso vano dal vento. La bassa pressione situata sul mare ha continuato ad attirare vento da nord, benché le caratteristiche di tramontana scura siano andate poi perdendosi. Vento che ha soffiato ancora con vigore sabato 7, poi più moderato domenica 8 e lunedì 9. Qualche visita temporalesca ha lambito monti e valli sia l’8 che il 9 (domenica, dal Cerreto verso Aulla con coinvolgimento di buona parte della Lunigiana orientale). La temperatura è andata aumentando e la tramontana, pur mantenendo la direzione di provenienza da Nord, si è mutata in una sorta di scirocco-levante, meno asciutto e decisamente più tiepido. È ricomparsa anche una leggera foschia a rendere meno nitido l’orizzonte.
Ora, le previsioni sono ottimistiche per diversi giorni: ciò aiuterà le manifestazioni all’aperto, in questa stagione via via più frequenti. La primavera, è risaputo, è assai infida, capace di tirar fuori da un mattino sfolgorante anche il più nero dei pomeriggi temporaleschi. Oppure, se proprio va male, dispensare pioggia per l’intera giornata: neppure la stagione avanzata mette al riparo dal brutto tempo.
A Pontremoli sabato e domenica è in programma il TourDay, evento molto atteso: è un sollievo, dunque, poter contare sulla clemenza del cielo. Nel fondovalle, a metà maggio, le temperature minime si attestano sui 9-10°C e le massime sui 20-22°C. Si tratta di valori medi, comprensivi degli eccessi cui si può andare incontro: giornate fredde e piovose dalle ore diurne con non più di 10-11°C, all’opposto dei primi 30°C che, ogni tanto, capita di toccare nel caso di una prima ed effimera ondata di caldo.
Oppure, tempo bello, ma freddo con ultime brinate e temperature minime vicine a 0°C (capitò, ad es., nel 1987). Una accoppiata da non augurarsi fu quella del 1946, quando il 14-15 maggio Pontremoli fu subissata da un diluvio di 154,6 mm! Bizzarro contrasto con l’anno precedente che vide il brusco passaggio dal freddo dei primi del mese all’ondata di caldo pienamente estiva della seconda decade.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni