
Il commento della prima settimana del mese (e della estate meteorologica) prende le mosse dal bel tempo con cui, martedì scorso, giugno si è presentato ai nastri di partenza. Una giornata da manuale in questo avvio di estate: mattino sereno con rugiada depositatasi nella fresca nottata, orizzonte limpido, indi successivo sviluppo di modesti cumuli diurni.
Regolare il regime di brezza, così come la dissoluzione dei cumuli pomeridiani in altocumuli e stratocumuli al tramonto. Più nuvoloso, dopo ore notturne ancora sgombre, si è rivelato il tempo della festiva giornata del 2, Festa della Repubblica; tuttavia, non sono state segnalate precipitazioni di sorta. Gradevoli, ancora, sono trascorsi giovedì 3 e venerdì 4, finalmente con temperature massime diurne più consone al sole della estate di giugno e in grado di superare il livello termico assoluto dall’inizio dell’anno, fermo a fine marzo (!) come ricordato negli articoli degli scorsi numeri del C.A. e fatto che non ha precedenti noti.
Nubi alte stratificate sempre più dense si sono fatte largo dal pomeriggio di venerdì 4, sentinelle del cambio della guardia della circolazione atmosferica, divenuta più umida da sabato e poi più instabile da domenica. Sabato 5, infatti, lo stato del cielo ha alternato parziali schiarite ad intensa nuvolosità sotto il soffio di un vivacissimo libeccio, ma senza recare pioggia.
Domenica 6, invece, da un cielo coperto, salvo occasionali aperture, sono scesi qua e là i primi piovaschi del mese; il clima si è fatto più caldo-umido e la ventilazione più debole. Le schiarite mattutine di lunedì 7 hanno solo preceduto lo sviluppo della nuvolosità ad evoluzione diurna con gli annessi rovesci, condizioni tipiche del periodo.
Gli scrosci, localmente, sono stati molto intensi, ma a macchia di leopardo: acquazzone in un paese, in quello vicino strade asciutte, poi di nuovo tutto bagnato qualche chilometro più avanti. Scorrendo la lista delle stazioni lunigianesi, ma anche di quelle delle provincie confinanti, si nota lo stesso andamento. Persino in piccole frazioni di poche case, laddove la presenza di due pluviometri di reti diverse permette un raffronto, si sono verificati apporti sensibilmente diversi e che possono sorprendere e destare sospetti, ma che in questi frangenti capitano tranquillamente.
Le precipitazioni, senza tuoni, sono occorse fra il mezzodì e il tardo pomeriggio a seconda delle località. A Gragnola, il diluvio è stato brevissimo, ma violento, con 23,6 mm caduti in meno di mezz’ora a motivo di una intensità che, intorno alle 14,15, ha superato per poco i 200 mm/h: se avesse continuato a piovere con quella potenza da nubifragio, cioè, in un’ora si sarebbero registrati 200 mm! A Pontremoli, invece, sono caduti 10 mm in Verdeno, ma con una intensità più moderata e una maggiore durata della precipitazione, pari a un’ora e dieci minuti.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni