Allo scoccare della nuova stagione, riprende il racconto del meteo-taccuino con il bilancio di agosto e del trimestre estivo. Si era fatto giusto in tempo a parlare del nubifragio temporalesco del 3 agosto prima della pausa e il titolo dell’articolo riassume come è andata: i diluvi hanno aperto il mese che allo stesso modo ha visto un finale travagliato dal maltempo. Il crepuscolo intenso, scenico e pittoresco della sera del 31 è stata la firma che ha voluto lasciare in cielo.
La maggior parte del mese, dal 4 al 27, si è svolta nella prevalente stabilità interrotta da qualche temporale, specie ad evoluzione diurna, subito prima e dopo Ferragosto. In buon numero e limpide le belle giornate di sole, alcune gradevoli e poche quelle segnate da aria afosa.
Un mese che, nel contesto delle ultime estati ardenti, non ha fatto soffrire molto dal punto di vista termico, condizionato però dai consistenti rovesci temporaleschi dei giorni 3, 29 e 30 che ne hanno sancito, localmente, l’anomalo quantitativo di pioggia. I numeri attestano una temperatura media di 22,2°C a Pontremoli-Verdeno; scarto di +0,8°C rispetto alla norma 1981-2010, ma il riferimento cambia considerando gli ultimi e più caldi trent’anni, al punto che lo scarto da norma ‘nuova’ si attenua a +0,4°C. Nel 1990 lo si sarebbe definito un agosto caldo senza mezzi termini: ora lo si può valutare come lievemente più caldo dei canoni climatici più recenti.
Nuvolosità, eliofania e stato del cielo non si sono discostati da quanto ci si attende. Interessanti i dati pluviometrici: nel territorio di Pontremoli i totali registrati sono fino a tre/quattro volte quelli medi normali. Al Passo della Cisa, sono caduti più di 300 mm, così come a Montelungo e nella valle del Verde. A Pontremoli, con 252,6 mm, pari a più del triplo del normale, l’agosto 2020 scala la classifica dei più piovosi mesi d’agosto dal 1878 portandosi in 4a posizione, dietro a 1952 (489,2 mm), 1977 (334,0 mm) e 1896 (288,0). La frequenza è stata, invece, in linea climatica e pari a 6 giorni piovosi, a dimostrazione che l’intensità delle precipitazioni ha raggiunto picchi elevati.
Meno interessate dai più violenti scrosci di fine mese sono state le aree centro-nord del fondovalle, con Villafranca-Ghiaione che ha cumulato 128,4 mm. Nella parte orientale, Gragnola ha risentito in maniera simile di ciascuno dei tre episodi del 3, 29 e 30, senza però eccedere, sommando 154,0 mm, oltre il doppio della sua norma agostana. Massa, poco toccata dall’evento del 3, si è portata nel finale a 92,6 mm, poco meno del doppio del totale climatologico. L’evento perturbato che ha scosso gli ultimi giorni di agosto si è rivelato pesante in molte regioni del Nord e di parte del Centro, interessate da grandinate, temporali con raffiche di vento e fulmini a volontà, spettacolari e temibili trombe marine e terrestri, fenomeni alluvionali e frane. Purtroppo, si sono lamentate anche perdite umane indirettamente dovute alle avverse condizioni meteo.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni