Comano: lo chef Ferrari sbarca in Tv con testaroli e lasagnette

Rappresenta la Toscana nella trasmissione “Cuochi d’Italia”

Lo chef Umberto Ferrari
Lo chef Umberto Ferrari 

In attesa che venga trasmessa la puntata lunigianese di “4 Ristoranti”, registrata lo scorso dicembre, la cucina del nostro territorio è ancora protagonista nei cooking show televisivi: lo chef Umberto Ferrari dell’Antica Osteria Cà del Gallo all’Albergo Miramonti di Comano è tra i partecipanti della 14a edizione della trasmissione “Cuochi d’Italia” in onda su Tv8 con Alessandro Borghese, Gennaro Esposito e Cristiano Tomei. Come prevede il format del programma, Umberto ha l’onere e l’onore di rappresentare l’intera Toscana cucinando piatti tipici della tradizione regionale sfidando in un appassionante duello ad eliminazione un suo collega in rappresentanza di un’altra regione. Ed è stata grande la soddisfazione nel vedere che nel primo turno (nella puntata andata in onda martedì 10 marzo) Umberto è riuscito a superare il suo avversario del Friuli Venezia Giulia facendo affidamento soprattutto alla tradizione lunigianese, ma non solo. Umberto infatti ha proposto tre ricette caratteristiche: testaroli al pesto, lasagnette bastarde con il lardo di Colonnata, pappa al pomodoro con gamberi e pancetta croccante (piatto scelto dall’altro concorrente), mentre lo sfidante ha portato tagliatelle ai semi di papavero, toc in braide (il piatto scelto da Umberto) e gnocchi di susine. Una bella sfida, apprezzata dai giudici e che ha visto prevalere “il nostro” Umberto che gestisce l’albergo e il ristorante con la sorella in cui cerca di proporre una cucina il più tradizionale possibile perché vuole che le persone imparino ad apprezzare i sapori del territorio. Ed attraverso quei sapori sogna di conquistare la prestigiosa stella Michelin. Umberto con il successo nel primo turno ha avuto accesso ai quarti di finali del torneo “oltre a fare promozione del mio ristorante, ho fatto promozione alla Lunigiana e all’intera Toscana. Un’occasione per essere l’ambasciatore della nostra cultura eno-gastronomica. Anche la prossima volta porterò un prodotto tipico lunigianese”.