Dall’ecologia integrale nasce la cura della “casa comune”. Conferenza di p. Dario Ravera

Pontremoli. La conferenza sulla “Laudato si’” nel Seminario

enciclica_papa_FrancescoPer l’iniziativa “Gli incontri del Seminario”, il Centro Culturale del Seminario di Pontremoli e il Serra Club di Pontremoli-Lunigiana hanno proposto, sabato 25 marzo, una conferenza tenuta da padre Dario Ravera, parroco della Concattedrale e rettore del Seminario di Pontremoli, sull’enciclica di papa Francesco “Laudato si’” che ha come tema la cura della “casa comune”.
Il Papa intende la Terra come casa comune, è la nostra casa in cui stanno accadendo grosse trasformazioni e Francesco le indica tutte con precisione e acutezza: i cambiamenti climatici, l’inquinamento, lo stretto rapporto tra inquinamento e migrazioni, il difficile accesso all’acqua e le malattie legate alla condizione dell’acqua, la tutela della biodiversità, il debito ecologico del Nord verso il Sud del mondo, il deterioramento della vita e il degrado sociale.
Dopo l’analisi dei problemi, nella seconda parte dell’enciclica il Papa cerca di capire perché l’uomo ha creato la crisi ecologica. Ne individua i motivi nella tecnocrazia, che deriva dalla tecnologia e che dà “a coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sull’insieme del genere umano e del mondo intero”; in un eccesso di antropocentrismo, che porta l’uomo a non riconoscere più la propria giusta posizione rispetto al mondo e ad assumere una posizione autoreferenziale, centrata esclusivamente su di sé e sul proprio potere; nel lavoro, che “in qualunque impostazione di ecologia integrale, che non escluda l’essere umano, è indispensabile” integrare con i suoi valori; nella diffusione degli Ogm: se “in alcune regioni il loro utilizzo ha prodotto una crescita economica che ha contribuito a risolvere alcuni problemi”, tuttavia essi hanno dato origine a varie difficoltà a partire dalla “concentrazione di terre produttive nelle mani di pochi”.
La terza parte è dedicata alla ricerca delle soluzioni. La proposta contenuta nell’enciclica è di arrivare all’ecologia integrale come nuovo paradigma di giustizia, che “integri il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtà che lo circonda”. Non possiamo “considerare la natura come qualcosa separato da noi o come una mera cornice della nostra vita”. L’ecologia integrale riguarda ogni aspetto dell’attività umana: le istituzioni, il legame tra questione ambientale e questione sociale e umana, la nozione di bene comune che porta ad impegnarsi e a scegliere l’opzione preferenziale per i più poveri e a creare una solidarietà intergenerazionale; il miglioramento della qualità della vita umana negli ambienti urbani e l’accettazione del proprio corpo come dono di Dio per accogliere e ricevere il mondo intero come dono del Padre e casa comune.
La “Laudato si’” termina affermando che sono necessarie un’educazione e una spiritualità ecologica che si formano puntando su un altro stile di vita, fornendo percorsi di educazione ambientale, indirizzando la propria vita alla sobrietà.

Paola Bianchi