
Positiva l’esperienza conclusa a primavera: molte decine le persone che hanno partecipato nelle frazioni del Comune

“Speriamo davvero che si possa ripetere anche il prossimo anno”: è questo l’auspicio che arriva da quanti nella primavera scorsa hanno partecipato attivamente al progetto “N.O.N.N.I.” proposto e realizzato dal Centro Giovanile “Mons. Sismondo” con il Comune di Pontremoli e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia.
Progetto che ha visto il coinvolgimento di numerose realtà associative che si sono adoperate per la riuscita dell’iniziativa nelle frazioni del territorio comunale che hanno aderito. Gravagna, Casalina, Guinadi, Succisa, Torrano, Arzelato, Arzengio, Cervara, Ceretoli, Grondola… sono state le comunità coinvolte: qui gruppi di persone una o due volte la settimana, hanno potuto svolgere attività motorie e ritrovare un momento di socialità e trascorrere tempo insieme con la guida di esperti.

Rientrava nel progetto anche la dotazione di apparecchi defibrillatori nelle frazioni, grazie alla collaborazione della Venerabile Misericordia di Pontremoli e all’associazione “Cio nel Cuore”. Inoltre ciascuno dei dieci paesi sarà dotato di un computer e di un videoproiettore, strumenti utili, uniti ad una connessione ad internet, a partecipare da remoto a spettacoli e attività che si svolgono o vengono trasmessi altrove.
Arriva in particolare da Gravagna una nota di apprezzamento per l’iniziativa, soprattutto per i corsi di attività motorie che si sono svolti per le comunità di Gravagna-Casalina, Succisa e Arzengio-Ceretoli.

A Gravagna al corso erano 18 gli iscritti, in gran parte over70 ma anche ultraottantenni. Gli incontri, iniziati il 13 marzo e conclusisi il 3 giugno scorso, si sono tenuti due volte la settimana e hanno visto la partecipazione delle istruttrici Chiara Ferdani ed Emi Pardini.
Da Gravagna sottolineano come il corso sia stata l’occasione anche per utilizzare il locale sede dell’Azione Cattolica, di recente ristrutturato anche con l’aiuto del Comune e dotato di stufa a pellet.

“Il corso – spiegano da Gravagna – ha avuto il merito di contribuire al beneficio fisico dei partecipanti, ed è stato anche utile per creare un affiatato gruppo di persone che hanno condiviso momenti di socialità, diversi dalla consueta quotidianità del paese”.
Al desiderio che l’esperienza possa ripersi risponde Paolo Parodi, delegato del Comune di Pontremoli alle politiche sociali: “certo che vogliamo ripetere quell’esperienza – spiega – utilizzando questa volta un contributo che è stato richiesto alla Regione Toscana dal Centro Giovanile. Si tratta del bando per un progetto regionale volto a favorire il benessere delle persone che vivono nelle frazioni montane dei Comuni. Oltre alle attività motorie, che vorremmo riproporre a tutti, intendiamo anche avviare un progetto di assistenza socio-sanitaria in collaborazione con la Società della Salute”.
(p. biss.)