
La comunità di Bagnone ha onorato l’Esaltazione della S. Croce il 14 settembre in S. Nicolò con un’Eucarestia solenne delle ore 18, resa più partecipata dalla magistrale esecuzione dei canti da parte del Coro parrocchiale. Nell’omelia del parroco don Andrea Nizzoli, coadiuvato da don Angelo Boattin e dai chierichetti, la sottolineatura del valore della Croce, simbolo e compendio della religione cristiana.
“La Croce è il luogo simbolico di ogni sofferenza corporale e spirituale – ha detto don Andrea – che possiamo vivere nel corso della nostra vita. Non esiste, però, vicenda drammatica che l’uomo subisca, anche ai giorni nostri, che non sia stata presa misticamente da Gesù sulla Croce. E mentre tutto ciò che è umano rifiuta la sofferenza e cerca di sfuggirla, Gesù pronuncia sulla sua morte il verbo della necessità ‘bisogna’. Non per una sorta di masochismo, ma per un mistero ben più grande a cui solo la fede può aprire la porta. Una porta che, se resta chiusa, costringe gli uomini alla disperazione, alla sterile rassegnazione, alla chiusura in sé, nel proprio dolore. La fede apre la porta sull’amore di Dio, un Amore che non toglie, come bacchetta magica il dolore e il male, ma che aiuta ad attraversarlo. La glorificazione di Cristo – ha concluso il celebrante – passa attraverso il supplizio della Croce e l’antitesi sofferenza-glorificazione diventa fondamentale nella storia della Redenzione. Cristo, incarnato nella sua realtà concreta umano-divina, si sottomette volontariamente all’umiliante condizione di schiavo e l’infamante supplizio viene tramutato in gloria imperitura”.
Prima della benedizione finale don Andrea, non potendosi fare la processione per le norme vigenti, dagli scalini della chiesa ha benedetto non solo Bagnone, ma tutti i paesi del Comune, rappresentato dall’assessore uscente Matteo Marginesi.
Quindi silenziosa e composta adorazione della Croce a cui abbiamo chiesto di essere discepoli di Gesù anche quando pesano le salite della vita nella consapevolezza che è Lui il nostro cireneo più prossimo capace di aprire il cuore alla speranza che non delude.
Ivana Fornesi