Polemiche sul bando per il nuovo direttore sanitario degli ospedali lunigianesi

Per le opposizioni Giannetti avrebbe preferito gli interessi di parte non firmando la richiesta di ritirare il bando ritenuto troppo vincolante. Il sindaco replica “non ho potuto visionare il documento”

L'ospedale di Fivizzano
L’ospedale di Fivizzano

Con quale stato d’animo una persona bisognosa di cure potrebbe affidarle all’ospedale di Fivizzano, se desse ascolto agli interventi dei politici locali e dei vari comitati che ne danno, spesso e volentieri, un’immagine piena di inefficienze e di carenze, organizzative e professionali? Certamente, timorosa, si guarderebbe intorno, tentata di rivolgersi altrove. Ma allora perché sono frequenti pubbliche espressioni di ringraziamento e attestazioni di stima che i pazienti dimessi indirizzano a medici ed infermieri per la qualità delle terapie ricevute e per il trattamento umano con cui sono stati seguiti? Purtroppo il contenzioso politico e il desiderio di apparire nelle cronache dei giornali, talvolta, si ritorcono masochisticamente contro il proprio territorio. Può rientrare in questo ragionamento la botta e risposta polemica di pochi giorni fa, che ha avuto come protagonisti le minoranze consigliari (“Alternativa per il futuro” di Domenichelli, Baldassari e “Futuro al centro” di Moscatelli, da tempo ormai “voce unica” nell’opposizione all’amministrazione) e lo stesso Sindaco, Gianluigi Giannetti. Tema del contendere è la Direzione sanitaria degli ospedali lunigianesi, che richiede una nuova nomina, essendo l’attuale Direttore, il dott. Luciano Pasquali, prossimo al pensionamento.

Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’ASL Toscana Nord Ovest
Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’ASL Toscana Nord Ovest

La “Sanità” lunigianese corre il rischio di rimanere senza “nocchiero”, preso atto che il Bando per l’individuazione del successore di Pasquali è andato deserto? Dieci Sindaci e dieci Consigli comunali, denunciano le minoranze fivizzanesi, con un documento avevano richiesto al direttore dell’ASL Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani, il ritiro del bando, che avrebbe portato alla nomina di un direttore privo di autonomia decisionale nella gestione della sanità. In quel documento, proposto dal Comune di Pontremoli, mancava la firma del Sindaco di Fivizzano, accusato di essere più sensibile ai richiami della sua parte politica che alle esigenze del suo Comune.

Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti
Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti

Piccata la pronta risposta di Giannetti: 1) tutti i Sindaci della Lunigiana avevano richiesto quel bando per la direzione dei presidi ospedalieri; 2) il Consiglio comunale di Pontremoli ha richiesto il ritiro del bando raccogliendo le firme di vari Sindaci, ma “precettando il primo cittadino di Fivizzano via whatsapp la sera stessa dell’invio della lettera – giorno prima della chiusura del bando- con la richiesta di firmare un atto che non gli era pervenuto e di cui non conosceva il contenuto. Lui ed altri Sindaci non potevano firmare un documento che non conoscevano”; 3) il Comune di Fivizzano rivendica il fatto di aver dedicato alla Sanità, l’anno scorso, un Consiglio comunale di tre giorni, nel quale il Sindaco aveva rimarcato l’importanza del direttore sanitario, condivisa da tutti, magari senza avere conoscenza documentata di ciò che si può fare e cosa no; 4) non si può firmare un documento senza conoscere le problematiche che comporta e senza aver prima incontrato i primari dei due presidi, per definirne le migliori e possibili soluzioni organizzative, “tenuto conto che formano con la costa un unico complesso sanitario integrato”. Nel dibattito sulla sanità si inserisce il rappresentante del Comitato in difesa del diritto alla salute Gabriele Mazzoni, che sottopone all’attenzione del Sindaco alcune proposte per l’ospedale di Fivizzano, partendo dal presupposto che non deve essere un presidio fotocopia con quello di Pontremoli. Mazzoni auspica la “presenza di un pronto soccorso in grado di stabilizzare un paziente, prima di un eventuale trasferimento, e di un anestesista rianimatore per 24 ore, oltre 3 posti di astanteria, un locale di terapia sub-intensiva, il potenziamento del servizio 118, la creazione di un centro di protesizzazione presso la Don Gnocchi, un day –surgery chirurgico” . Non è la prima volta che Mazzoni fa presente dell’amministrazione sanitaria queste tematiche, purtroppo inascoltato. Ma, a volte, “chi la dura…”.

Andreino Fabiani