Giù le mani dalla giustizia e dalla democrazia
La manifestazione contro Trump a Washington
La manifestazione contro Trump a Washington

In oltre 1200 piazze sparse in tutti i 50 stati degli Usa e in varie capitali d’Europa si è manifestato contro Trump e Musk. Per quanto riguarda l’Europa l’oggetto della contestazione era concentrato sui dazi imposti nei giorni scorsi da Trump. Negli Usa anche su Musk intento a tagliare “le spese governative non necessarie” per cui si prevede una diminuzione di circa 2000 miliardi di dollari di spese federali. Il motto dominante era “Giù le mani”.

Giù le mani dalla giustizia: “Qui in America, signor Musk, la giustizia non è in vendita” , Giù le mani dalla nostra democrazia e dalla sicurezza sociale denunciando le tattiche intimidatorie di Trump e gli attacchi alla diversità. “Mi rifiuto di accettare che si possa crescere in un mondo in cui gli immigrati come le loro nonne e i loro nonni sono automaticamente considerati criminali”, ha detto Michelle Wu, sindaco di Boston. Il ridimensionamento voluto da Trump e operato da Musk tocca il governo federale, l’economia, l’immigrazione e i diritti umani. In ballo ci sono i licenziamenti di migliaia di dipendenti pubblici, la chiusura degli uffici dell’amministrazione della Sicurezza Sociale e la chiusura di fatto di agenzie governative come l’UsAid operanti in varie parti del mondo in difficoltà.

Il presidente Donald Trump

Ma crescono anche le preoccupazioni nel mondo accademico statunitense dopo la decisione dell’amministrazione Trump di congelare fondi pubblici alle università. La Columbia, ad esempio, ha subito un ridimensionamento pari a 400 milioni di dollari, per non aver fatto abbastanza per contenere l’antisemitismo nel campus. All’Università della Pennsylvania sono stati congelati 175 milioni di dollari di fondi federali perché, nel 2022, l’ateneo avrebbe consentito a una nuotatrice transgender di gareggiare nella squadra femminile. Preoccupa non poco anche l’affermazione che Trump “proteggerà sempre la Sicurezza Sociale, Medicare e Medicaid (gli istituti che danno assistenza ai disabili e agli ultra65enni in difficoltà) per i beneficiari idonei”.

Chi decide l’idoneità? E con quali criteri? Tutto questo mentre il caos provocato dai dazi imposti a quasi tutti i Paesi del mondo rischia di gettare il mondo in una grave recessione. Intanto Trump gioca a golf e “incoraggia” gli americani: “ Non siate deboli! Non siate stupidi! Non siate dei ‘Panican’ (un nuovo partito basato su persone deboli e stupide!). Siate forti, coraggiosi e pazienti, e la grandezza sarà il risultato!”. Musk da parte sua trova il tempo di sognare con Salvini “zero dazi in futuro” ma soprattutto, toccato nei suoi affetti dagli attentati alle Tesla, di mettere in guardia l’Europa sul terrorismo: “Vediamo un aumento enorme nel numero di attacchi in Italia e in Europa, i media cercano di sminuire ma in Europa vedremo attacchi di massa, massacri di massa”. “I vostri amici, le vostre famiglie, saranno tutti a rischio”. La vecchia abitudine di cavalcare la paura (Musk) e di mostrare i muscoli (Trump) è dura a morire.

Giovanni Barbieri