Novembre: trionfo di mitezza con tanta umidità

Tra nubi basse, foschia, un po’ di nebbia e copiosa condensa, novembre non si è dimenticato di recare anche uno sprazzo di estatina di S. Martino.
A dire il vero, pur avendo assistito ad una tregua dopo il passaggio di perturbazioni attivissime e che hanno creato guai pure nella nostra regione, sarebbe stato desiderabile un ricambio d’aria più incisivo con impetuose sventolate di tramontana.
I venti settentrionali, al contrario, tacciono ancora, e quindi si resta in attesa di un clima più asciutto, magari più freddo, ma senz’altro più sano dell’attuale umidità in pompa magna. Il cupo grigiore e lo stillicidio piovigginoso con persistente bagnìo regnato anche martedì 14, al momento di stendere la consueta chiacchierata settimanale.
Il pluviometro, senza più raccogliere le ingenti quantità d’acqua precipitate fino ai primi del mese, ha comunque continuato a registrare le minute pioggerelle e pioviggini e qualche rovescio di tanto in tanto, episodi che non hanno consentito ad alcuna giornata di trascorrere priva di scatti dello strumento.
In qualche caso, si è trattato soltanto di abbondanti condense, ma anch’esse hanno contribuito a far sì che l’ambiente rimanesse assai umido. E così, il 7, i piovaschi hanno prediletto il primo pomeriggio e la prima serata, l’8 le ore precedenti l’alba, giovedì 9 tutta la seconda parte del dì e, il 10, di nuovo le ore pomeridiane con un rovescio più sensibile fra le 16,20 e le 16,40.
Più che gradita è stata la pausa di sabato 11, quando il cielo si è potuto classificare “poco nuvoloso” (2/10 di nuvolosità) e, pertanto, farlo rientrare tra le giornate nel complesso serene: era dal 10 ottobre che la “S” mancava nella caselle dello stato del cielo… dopo averlo dominato a lungo nelle settimane precedenti.
La serenità del cielo ha permesso una discesa della temperatura più marcata, tanto che all’aurora, in mezzo alla copiosissima rugiada, si sono notate tracce di brina, fugacissima al comparire del sole.
Nonostante il cielo azzurro e il tempo radioso, però, l’aria umida ha condizionato anche l’atmosfera del giorno prefestivo causa il mancato spirare di vento più asciutto da NW. Già domenica al risveglio, infatti, è ripiombata l’oscurità stratiforme con un cenno di debole pioggia.
Timide schiarite si sono aperte sia nel corso di domenica 12 che di lunedì 13; lunedì sera, si è ripresentata una pioviggine quasi impercettibile, che si è poi infittita nella notte e nella giornata odierna.
Il mese di novembre, giunto ormai a metà del suo cammino, non ha battuto certo la fiacca in tema di piovosità: il normale apporto del terzo dei tre mesi autunnali è stato raggiunto, localmente superato, praticamente in tutto il territorio provinciale.
Si va dai 250 mm circa del fondovalle ai 400 mm circa di alcuni siti montani. Se si considera quanto già propinato da ottobre, che pure fino quasi a metà mese non aveva concesso una goccia, si nota che, nel giro di quattro settimane, diconsi 28 giorni, dal 14 ottobre al 10 novembre, è venuta giù più acqua piovana di quanta ne sia attesa, mediamente e nelle nostre piovose contrade, nel primo semestre dell’anno.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni