
L’appuntamento mensile con il resoconto meteo torna a porre questa domanda; gli ultimi giorni di gennaio non hanno avuto la benché minima resipiscenza e il mese cuore dell’inverno che dovrebbe recare le condizioni atmosferiche di più marcato rigore del clima, ha fallito la sua missione, così come gli è capitato troppo spesso negli ultimi tre decenni.
Si dirà che altrove non è così: ma non è questo il punto, perché pure in un pianeta che globalmente si riscalda vi sarà sempre qualche area più o meno estesa in cui si verificano episodi rigidi. L’aumento della temperatura è in atto ovunque, in maniera che a noi può apparire non sincrona perché, mentre insoliti tepori interessano un gruppo di nazioni, un altro è alle prese con un’ondata di gelo. Ma non si deve confondere il tempo atmosferico, il contingente cioè, con l’andamento climatico.
Fatta la doverosa premessa, ecco le prodezze del gennaio 2022, ricordando che, nella settimana in esame, ultima del mese, si sono contate due comparse del foehn (il pomeriggio del 28 e la sera del 31) con drastico ricambio d’aria, divenuta secca per diverse ore.
Durante il mese, con i venti a lungo bloccati a causa dell’invadenza delle alte pressioni, della mitezza hanno goduto in primis la montagna, poi l’alta collina e le regioni costiere, dove le temperature sono rimaste alquanto superiori alla norma. Scarti positivi, ma molto più tenui, si sono invece avuti nelle vallate interne e nelle pianure, specie laddove, oltre alle basse temperature minime dovute al sereno e all’inversione termica, pure la nebbia è venuta a contenere le massime diurne.
Il gennaio 2022, a Pontremoli, si è chiuso con una temperatura media di 5,9°C. Lo scarto da norma di +0,9°C lo si deve quasi esclusivamente alle temperature massime (+1,7), rispetto alle minime allineate alle attese pressoché alla perfezione (+0,1). Non sono mancate, infatti, le gelate notturne, unica nota in grado di far percepire l’inverno. Le ore diurne, al contrario, non sono mai state rigide: basti pensare che le temperature massime inferiori ai 10°C si sono contate sulle dita di una mano e non sono mai scese sotto i 7°C, fatto senza esempio in oltre 130 anni di rilevamenti (tra Bagnone e Pontremoli) nel fondovalle a 200-250 m dell’alta Lunigiana.
Le precipitazioni, relegate a pochi giorni a metà della prima decade e al giorno 20, si sono tenute ben sotto le attese, comprese fra il 30% e il 50% della norma di lungo periodo. I totali: 73,0 mm a Pontremoli, 80,8 a Villafranca, 68,6 a Gragnola e 31,8 a Massa. Vari i giorni con piccoli apporti dovuti a debole pioviggine, nebbia, condensa o brina fusa.
Il frequente cielo sereno ha consentito ottimi risultati quanto ad eliofania, anche se, con 142,2 ore di sole (norma 108), non è stato a Pontremoli il gennaio più soleggiato da inizio misure: furono 152,8 nel 2006, 144,7 nel 2000 e un filo di più (142,4) pure nel gennaio 2017.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni