L’aumento dei contagi allarma tutta l’Europa

Germania, Austria, Belgio e Olanda sono nell’occhio del ciclone

L’Europa è alle prese con una nuova ondata (la quarta) di contagi da Covid-19 che rischia di metter di nuovo in crisi sistemi sanitari ritenuti fino a ieri modelli di organizzazione e di efficienza. Non stiamo parlando, di Stati “deboli” come quelli della fascia orientale ma di sistemi sanitari al top, come quelli della Germania, del Belgio, dell’Olanda o della Francia, tutti alle prese con una risalita dei contagi che la dice lunga sull’importanza dei vaccini e delle misure di prevenzione.
A fare la parte dei virtuosi siamo, per ora, noi italiani, con percentuali di vaccinati che pochi altri Paesi possono vantare; questo nonostante gli sproloqui provenienti dal mondo dei no-vax e no-green pass e, bisogna ammetterlo, nonostante alcuni errori e imprecisioni favoriti sia da una campagna di informazione non sempre all’altezza della situazione che dalla grande confusione generata dai mezzi di informazione sempre alla ricerca di nuovi spunti di polemica.
Per non parlare degli interventi di Salvini, Meloni & c. I dati valgono quel che valgono perché cambiano di giorno in giorno ma, per esempio, quelli di lunedì scorso relativi alla Germania parlavano di 255 nuovi casi su 100mila abitanti; 50mila persone contagiate in un giorno (quasi il 60% in più rispetto alla settimana precedente); più di 2800 ricoveri in terapia intensiva (si va verso il 50% dei posti disponibili); 235 morti. A complicare il tutto c’è lo squilibrio tra i vari territori: sono diversi i Länder che temono di non riuscire a far fronte a questa situazione di emergenza.
Non va meglio l’Austria, che ha numeri assoluti inferiori, data la popolazione, ma altrettanto allarmanti: 713 casi su 100mila abitanti; 11.398 nuovi contagiati in un giorno (mai così tanti fino a oggi), anche qui con grandi squilibri tra le diverse zone del Paese. Le conseguenti strette apportate agli strumenti di controllo dell’epidemia (lockdown mirati, obbligo di vaccino per alcune categorie, green pass obbligatorio sui posti di lavoro…) stanno scatenando in tutta Europa manifestazioni di protesta che sfociano sempre di più in forme di violenza.
A Bruxelles, Rotterdam, L’Aja le manifestazioni sono degenerate in scontri di piazza con i dimostranti che sono giunti fin sotto la sede centrale della Commissione Europea nella capitale belga, hanno lanciato pietre ai poliziotti, incendiato e distrutto auto e cassonetti al grido di “libertà”. Tutto questo con i contagi che, in Belgio, sono saliti a 23.000 al giorno e con gli ospedali ormai a rischio tracollo. (a.r.)