
La sostanziale stabilità registrata nella settimana successiva al solstizio d’estate ha fatto felici quanti sono potuti partire per qualche meta turistica e chi conta sul bel tempo per sfruttare spazi all’aperto nell’ambito della propria attività. Non ha aiutato, invece, chi deve stendere queste righe sull’andamento meteorologico anche se, in realtà, le giornate non si sono proprio assomigliate completamente.
Una caratteristica dominante si può individuare nella buona visibilità, spesso addirittura ottima per la limpidezza dell’orizzonte, ché infatti di foschia se ne è vista poca e solo la mattina di martedì 22 giugno. Il 23, unico timido tentativo di precipitazione della settimana, poche gocce cadute nel pomeriggio dalle stratificazione nuvolose in transito da ovest verso est.
Giovedì 24 e venerdì 25, con l’incentivazione delle brezze ad opera della circolazione atmosferica generale da ponente, le temperature massime sono calate e il clima è risultato ancor più gradevole. Le notti, poi, dal cielo mantenutosi quasi sempre sgombro da nubi o appena velato da cirri, sono trascorse con la più piacevole delle frescure, assai sensibile di primo mattino con minime talora inferiori ai 12°C.
La sera di venerdì, dopo il crepuscolo, la prima oscurità ha recato una singolare apparizione per le latitudini italiane: le nubi nottilucenti, rare e spettacolari, sono rimaste visibili per circa mezz’ora in direzione NNW. Tali nubi, che si formano nella mesosfera (e non nella troposfera, come avviene per le altre nubi), ben difficilmente appaiono nei cielo a latitudini inferiori ai 50° in entrambi gli emisferi terrestri.
Cercate notizie in rete su queste affascinanti formazioni nuvolose e scoprirete che la loro genesi non è ancora completamente chiarita. Sabato 26, proseguendo nella cronaca, tempo magnifico, vista nitida e brezza regolare.
Domenica 27, qualche velatura in più e caldo in intensificazione. Il giorno dal pomeriggio più rovente è stato lunedì 28, quando l’escursione termica ha raggiunto e superato localmente i 20 gradi: dalle frescure mattutine si è passati, infatti, ai 33°C diurni, fortunatamente accompagnati dalla secchezza dell’aria.
Tanto è vero che, andato a nanna l’astro maggiore che aveva reso torride le ore pomeridiane, la temperatura è drasticamente calata per tutte le ore notturne fino a riportarsi ai 12-13°C dell’alba del giorno precedente.
Infine, annunciato da una parziale nuvolosità e da una ventilazione di nuovo corroborata dalle correnti occidentali, martedì 29 si è sperimentato un discreto ricambio d’aria con i raggi solari ridotti a più miti consigli.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni