Dopo la Laudato si’ è cambiato qualcosa nei confronti della natura?

42tarantoBenché porti la data del 24 maggio 2015, solennità di Pentecoste, la seconda enciclica di papa Francesco, scritta nel suo terzo anno di pontificato, Laudato si’ (Enciclica sulla cura della casa comune) venne resa pubblica il 18 giugno dello stesso anno. Il titolo deriva dal famoso “Cantico di frate sole, o delle Creature” di Francesco d’Assisi, la composizione più preziosa della nascente poesia in lingua italiana.
Nel Cantico egli esprime la sua emozione per la bellezza e la grandezza del Creato in immagini concrete, colte nelle loro caratteristiche di luce, movimento, calore, amore. Ormai cieco, descriveva le creature quasi dipingendole, consegnandole ai suoi frati e alla gente comune per essere rispettate ed amate. Ed infatti lo stesso papa Francesco, guardando al Poverello d’Assisi, ha precisato subito che
Laudato si’ non è un’enciclica verde ma sociale, in quanto l’argomento principale è l’interconnessione tra la crisi ambientale della terra e quella sociale dell’umanità, ossia l’ecologia integrale.
I modelli di sviluppo con al centro il denaro hanno permesso che la politica soggiacesse all’economia e l’economia alla tecnologia. Il mondo versa in gravissime condizioni con la perdita di biodiversità e il conseguente, inevitabile deterioramento della qualità della vita in un oceano di indifferenza.
enciclica_papa_Francesco“Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data” sicuramente non per distruggerla in modo selvaggio, bensì custodirla, rispettarla, amarla… in favore delle generazioni che verranno. Tutti complici nel far cattivo uso dei doni ricevuti, mentre abbiamo il sacrosanto dovere di sentirci uniti dalla stessa preoccupazione: recuperare la capacità di sorprenderci e di stupirci per il Creato e le sue creature costruendo un nuovo umanesimo, cambiando radicalmente i paradigmi dominanti del profitto e del protagonismo incompatibili con una società armonica, solidale, giusta.
Che cosa abbiamo interiorizzato ad un lustro dalla pubblicazione della Laudato si’? Poco, troppo poco. Troppi schiaffi alla natura, troppo sfruttamento, troppa superficialità. Urge un’ecologia che inizi dentro di noi e si riverberi, in tutta la sua potenza e concretamente, fuori, guardando, senza filtri al depauperamento che abbiamo causato alle risorse naturali e alle condizioni dell’uomo. Senza fraternità non possono esserci né libertà, né pace.
È questa “l’ecologia integrale” che sta a cuore a papa Francesco: “Custodire la gente, l’aver cura dei poveri, dei bambini, dei vecchi… di coloro che sono più fragili e spesso invisibili o alla periferia dei nostri cuori…”. Nulla ci deve spaventare in questo compito che vale per credenti e non. Con il Papa e con Francesco d’Assisi ripetiamo convinti: “Cominciamo col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso ci sorprenderemo a fare l’impossibile”… per il bene comune.

Ivana Fornesi